Il professor Donato Masciandaro, ordinario di Economia all’Università Bocconi, ha commentato sulle colonne del quotidiano “Il Giornale” la crisi di SVB, la quale ha determinato una pesante flessione dei mercati. L’esperto ha detto di non essere rimasto sorpreso di fronte a quest’ultima, poiché la Fed ha posto alcuni paletti. In ogni caso, si tratta di un caso speciale, perché SVB “non è una banca come tutte le altre, ma è specializzata nel far affari con imprese ad alto rischio e rendimento, che hanno cambiato le loro scelte di fronte al nuovo scenario dei tassi. Non siamo di fronte a una crisi generalizzata, ma sarà importante vedere i prossimi passaggi dell’autorità di vigilanza”.
Alla vigilanza possono essere attribuiti errori? Il professor Masciandaro ha sottolineato come a oggi non esistano dati su comportamenti fraudolenti e, con SVB, ci si trovi dinnanzi a un modello di banca speciale il cui attivo, molto rischioso, non è stato in grado di rispondere al ritiro dei depositi. “L’equazione ‘se la banca è fallita, c’è stato senz’altro un problema di vigilanza’ è una sciocchezza – ha affermato l’economista –. Certo, la regolamentazione Usa è meno stringente di quella europea. Ma questo deve tranquillizzarci”.
CRAC SVB, IL PROFESSOR DONATO MASCIANDARO: “BCE E FED NON SONO TRASPARENTI”
Nel prosieguo dell’intervista concessa a “Il Giornale”, il professor Donato Masciandaro ha asserito che la Fed e la Bce stanno sbagliando politica monetaria: “Hanno smesso di annunciare quello che faranno e questo aumenta l’incertezza. Le banche centrali vanno chiamate in causa per la totale assenza di trasparenza con cui stanno gestendo questa fase di ritorno alla normalità”. Detto in altri termini, “in questo momento Bce e Fed non sono né trasparenti né credibili. Il loro silenzio è opportunistico dopo un anno e mezzo di previsioni sbagliate”.
Poi, c’è “l’ignavia dei politici che, invece di lamentarsi dei tassi, dovrebbero lamentarsi dell’opacità delle banche centrali”. In questo momento non c’è il rischio che il crac di SVB contagi altri istituti, però, qualora le banche centrali continuino a essere opache o se la Fed sbagliasse come fece prima di Lehman Brothers, del domani non vi sarebbe certezza.