Il coronavirus continua a mutare e ciò non è un bene, anche se siamo protetti dal vaccino Covid. A lanciare l’allarme è Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità di statistica medica ed epidemiologica dell’Università Campus Bio-medico di Roma. «Più gli diamo la possibilità di infettare più potrebbe mutare diventando inattaccabile dai vaccini che abbiamo adesso», ha dichiarato a Radio Cusano Campus durante la trasmissione “L’Italia s’è desta” in merito alla variante Delta. Inoltre, per Ciccozzi il coronavirus tenderà ad adattarsi sempre di più a noi: «Magari dovremo fare una vaccinazione ogni anno come con l’influenza». Sulla terza dose però non si è sbilanciato: «Ancora non abbiamo studi sui titoli anticorpali dopo la seconda dose di vaccino. Finché non avremo questi dati, non potremo sapere se, come e quando fare la terza dose». Dello stesso avviso è il microbiologo Andrea Crisanti: «Ancora non ci siamo abituati a pensare a quest’epidemia come ad un fenomeno in costante evoluzione e purtroppo la maggior parte delle persone non riesce a inquadrarlo in termini ecologici».
Questo è un grosso problema per Avndrea Crisanti: «Permettere a questo virus di diffondersi in presenza di vaccinati significa porre il virus sotto una pressione selettiva gigantesca e inevitabilmente favorire lo sviluppo di varianti resistenti al vaccino», ha dichiarato a “L’Aria che tira”. Il microbiologo è amareggiato: «Ormai sono sconfortato, siamo di fronte purtroppo ad un’analfabetizzazione epidemiologica generica».
CRISANTI SU VACCINI E QUARTA ONDATA COVID
D’altra parte, Andrea Crisanti ha ammesso che non ci sono evidenze scientifiche, ma la sua è una previsione frutto di valutazioni probabilistiche: «Il virus è come tutti gli organismi, obbedisce alle leggi della selezione naturale. Più gli diamo la possibilità di replicarsi, più aumenta la possibilità di sviluppare varianti. Quella Delta ha caratteristiche diverse dalle altre. Ha una trasmissibilità elevata ed è in grado di causare infezioni gravi in persone che hanno ricevuto una sola dose e in anziani con doppia dose». Un’affermazione destinata a far discutere, anche perché risulta incompatibile rispetto ai dati evidenziati dall’Iss riguardo l’efficacia dei vaccini. Riguardo alla situazione epidemiologica, Andrea Crisanti a “L’Aria che tira” ha lamentato l’assenza di misure di contrasto. «La dinamica è destinata ad aumentare, abbiamo l’Inghilterra che è in una situazione molto simile, quindi non bisogna essere indovini per capire quello che accadrà nelle prossime settimane».
In molti sostengono che si sia rotta la correlazione tra numero di contagi e ricoverati, motivo per il quale non si vuole più prendere in considerazione il numero di casi ma quello di malati come parametro per stabilire le restrizioni. «Sicuramente la mortalità è diminuita grazie alla presenza di persone vaccinate. Consideri che l’Inghilterra era a 3-4 decessi al giorno ed è passata ora a 50 stabilmente, e ancora non abbiamo visto gli effetti di questa impennata. Le previsioni nelle prossime settimane passerà a 100 morti al giorno».