Dopo le dichiarazioni rilasciate a Piazzapulita, Andrea Crisanti è intervenuto ai microfoni di Sky Tg 24 per fare il punto della situazione sull’emergenza coronavirus. «I contagi non calano perché non ci sono misure sufficienti per farli calare», ha spiegato il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova: «Abbiamo raggiunto un equilibrio tra la capacità del virus di trasmettersi e quella nostra di bloccarlo: rimaniamo su questi livelli per questo motivo».
Andrea Crisanti ha messo in risalto che la situazione ora è complicata dall’utilizzo dei test rapidi, definiti «uno strumento di confusione di massa», ribadendo che il problema del controllo della trasmissione sul territorio non si risolve con questo tipo di tamponi: «É chiaro si sarebbe dovuto costruire un sistema che non è stato fatto e a questo punto nessuno ha la bacchetta magica». (Aggiornamento di MB)
ANDREA CRISANTI: “PSICOLOGICAMENTE IL 2021 SARÀ L’ANNO PEGGIORE”
Non è ottimistico lo scenario prospettato dal virologo Andrea Crisanti, intervenuto ai microfoni di Piazzapulita, la trasmissione condotta su La7 a Corrado Formigli. “Se paragonassimo la pandemia alla seconda guerra mondiale, in che anno siamo di questa guerra?” ha chiesto il giornalista. Crisanti non si è sbilanciato nel dare numeri, ma ha fatto capire molto bene che siamo ben lontani dall’armistizio. “Psicologicamente l’anno peggiore sarà questo – ha affermato il medico – Perché abbiamo la speranza dei vaccini, ma sarà difficile vaccinare tutti quanti. Sarà un anno di attesa, di speranze frustrate, bisognerà mettere in campo un programma gigantesco che sarà molto difficile attuare”.
Ancora tante, troppe le incognite sul piano vaccinale. Una situazione che rischia di invalidare pericolosamente tutti gli sforzi che la comunità mondiale sta facendo. “Noi non sappiamo nemmeno quanto dura questa immunità – ha aggiunto Crisanti – Mettiamo che dura un’anno, se dovesse volerci più di un anno per somministrare il vaccino a tutta la popolazione non sarà possibile raggiungere l’immunità di gregge”. Dare numeri precisi in questa situazione di emergenza è impossibile. Una sola sembra la certezza: la battaglia sarà ancora lunga.
ANDREA CRISANTI: “ANCORA DUE ANNI CON LA MASCHERINA”
“So che lei non è il mago Otelma, ma secondo lei per quanto tempo ancora gireremo con la mascherina?” ha chiesto Corrado Formigli. Un paio d’anni è il tempo stimato dal professore. Significa che la luce fuori dal tunnel è ancora lontana, e il percorso rischia di essere gravido di imprevisti. “Non sappiamo se chi è vaccinato è in grado di trasmettere o no il virus. Questo lo hanno detto chiaramente gli amministratori di Pfizer e di Moderna”. È questa la prima incognita prospettata dal virologo. Poi c’è la questione delle varianti. “Non si vaccina con questi livelli di trasmissione – sono ancora le parole di Crisanti – Ci possono essere delle varianti e se sono resistenti al vaccino poi si trasmettono come un fuoco selvaggio. È una questione statistica”. Quindi bisognerebbe fare in modo di fermare tutto, fare un lockdown generalizzato, e vaccinare quante più persone possibile. E in questo modo ottenere l’immunità di gregge. Ma non ci sono le condizioni per poterlo fare, perché mancano i vaccini.