Il caso di Cristina Golinucci, la 21enne scomparsa il 1° settembre 1992 a Cesena dopo essere uscita di casa per recarsi al Convento dei Cappuccini, è tornato a Chi l’ha visto? con un nuovo appello della mamma, Marisa. Al centro degli interrogativi ora c’è un rullino fotografico che fu in tasca di Emanuel Boke, l’uomo che confessò l’omicidio e poi ritrattò, attualmente ricercato.
Secondo quanto riportato dalla trasmissione di Federica Sciarelli, è stato sviluppato dopo 30 anni su richiesta del legale della famiglia della giovane, l’avvocato Barbara Iannuccelli. All’interno sarebbero presenti 87 fotografie. Tra queste, alcuni scatti lo vedono con una ragazza che non si esclude potesse conoscere Cristina Golinucci: “Era un’amica di mia figlia? Può mettersi in contatto?”, ha chiesto la mamma della 21enne attraverso il programma di Rai 3.
Cristina Golinucci, il giallo della scomparsa va avanti da 33 anni
Il giallo della scomparsa di Cristina Golinucci va avanti da 33 anni. La madre non si dà pace e rilancia i suoi appelli: “Per favore, aiutateci. Chi sa parli“. Al centro del mistero torna sempre la figura di Emanuel Boke, come ricostruito da Chi l’ha visto? in un recente aggiornamento sul caso.
“È Quist Kwame”, stupratore ricercato a livello internazionale: si tratta della stessa persona, come confermato dalle impronte digitali e dal Dna attraverso le analisi condotte dal Ris sul profilo genetico estratto da un cappellino sequestrato a Boke nel 1994. Era stato arrestato nel 2017 in Francia per violenza sessuale una ragazza.