Grande Fratello, Cristina Plevani lancia un duro affondo al reality di Alfonso Signorini
Manca sempre meno al via alla nuova stagione TV del Grande Fratello e, intanto, la vincitrice del reality show, Cristina Plevani, rilascia in merito al gioco della Casa un primo affondo nel mezzo della polemica in corso . Incalzata su diversi quesiti in un intervento radiofonico concesso ai microfoni di Non succederà più, trasmissione condotta da Giada Di Miceli in onda su Radio Radio, Cristina Plevani si scaglia contro il reality show che le ha regalato la popolarità alla sua prima edizione storica nei primi anni ‘2000. Stagione tv che l’ha vista appassionare i telespettatori per la lovestory avuta nella Casa, sotto i riflettori tv, con Pietro Taricone.
Nel lungo affondo sferrato contro la trasmissione che al timone vede confermarsi la conduzione di Alfonso Signorini, Cristina Plevani contesta che 23 anni dopo la sua prima stagione il Grande Fratello abbia perso la sua essenza di un gioco basato sulla dura legge della convivenza forzata e difficile, senza alcun comfort per i concorrenti. E il riferimento é ad esempio al fatto che nella Casa più spiata d’Italia, alle ultime edizioni del GF, gli sponsor facilitino il gioco dei concorrenti mettendo a disposizione beni e servizi anche di lusso, come le lavatrici. “(…) Però a me sinceramente dopo 23 anni ha stancato -fa sapere nel dettaglio la ormai ex concorrente del Grande Fratello-. Sì lo chiuderei questo programma. Io lo avrei chiuso già anni fa. Perché portare avanti un programma che di Grande Fratello… cioè cambierei il nome ecco. Se vuoi mandarlo in onda cambia il nome”.
Le altre critiche di Cristina Plevani contro il Grande Fratello
E l’affondo di Cristina Plevani, poi, prosegue ancora: “Non mi piace guardare un programma così. Ora il Grande Fratello è una vacanza, sei pagato. Ovvio che non dicono di no. Sono furbi. Cambierei anche il nome perché non è più Grande Fratello”.
Ma non é tutto. Secondo le dichiarazioni rilasciate da Cristina Plevani il Grande Fratello sarebbe diventato un reality fondato sul gioco improntato al massacro dei concorrenti, dove gli insulti e gli attacchi gratuiti la farebbero da padroni, ben oltre lo spirito di squadra che invece dovrebbe emergere nel reality sulla difficile convivenza al cospetto dell’occhio pubblico.