Nel 2008 sono stati ben 4,6 milioni i bagagli smarriti o arrivati in ritardo negli aeroporti europei. È quanto ha reso noto a Bruxelles il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile dei Trasporti.
Il commissario ha sottolineato che, «in sostanza, viene smarrita in media 1 valigia ogni 64 passeggeri». Il dato è emerso da un’indagine conoscitiva avviata lo scorso marzo dalla Commissione europea, su richiesta dello stesso Tajani a seguito della diffusione di alcuni dati sui bagagli smarriti negli aeroporti per accertare le dimensioni del fenomeno e studiare possibili soluzioni.
Il numero dei bagagli smarriti, danneggiati o irrimediabilmente persi negli scali europei, ha commentato Tajani, è «eccessivo e inammissibile». Certo, a livello mondiale si registra un miglioramento, visto che, nel 2008, sono stati 32,8 milioni i bagagli persi, con una diminuzione del 20% rispetto al 2007, quando se ne contarono 42,4 milioni. Tuttavia, avverte ancora Tajani, «l’inversione di tendenza avvenuta nell’ultimo anno rispetto alla crescita costante registrata nel precedente quinquennio, seppur positiva, non riduce l’entità del problema».
Il fenomeno dei bagagli smarriti negli aeroporti, ci tiene a precisare Tajani, «non è legato a Fiumicino o Malpensa, o all’Italia o alla Francia» ma è «mondiale». Il problema «è talmente diffuso a livello mondiale che di fatto la percezione del cittadino è uguale in ogni aeroporto» ha aggiunto, osservando che «in Europa il livello di sicurezza è alto, ma sui bagagli ci sono problemi: sono molto più sicuri i passeggeri che i bagagli». A chi poi chiedeva se, a livello personale, si sentisse tranquillo in vista delle partenze, Tajani sorridendo ha risposto: «Io viaggio sempre con il bagaglio a mano».
Per Bruxelles “il fenomeno va arginato”, del resto «compagnie aeree e società aeroportuali hanno ribadito il proprio impegno a migliorare l’accettazione e la gestione dei bagagli. I passeggeri che hanno subìto disservizi trovano difficoltà nell’ottenere l’indennizzo dovuto che può arrivare ad un massimo di circa 1.100 euro». Tuttavia, avverte ancora Tajani, «per assicurare la protezione dei diritti dei passeggeri, occorrono strumenti adeguati, che per il momento non sono ancora disponibili», in riferimento all’attuale regolamento n. 889/2002.
Bruxelles è intenzionata a non dimenticare il problema, «la Commissione europea – ha infatti sottolineato Tajani – tiene la situazione costantemente sotto controllo e sta valutando gli opportuni miglioramenti al sistema vigente».