Tornano i T-Red, l’incubo degli automobilisti, i temutissimi semafori intelligenti. Si tratta dei semafori dotati di software e telecamere in grado di fotografare gli automobilisti che passano con il rosso. E con un giallo dai tempi talmente limitati da rendere impossibile riuscire a rispettare il rosso. Anche per questo, erano stati ipotizzati numerosi reati relativi a truffe, tangenti e appalti che avevano coinvolto i vigili e le amministrazioni di molti Comuni. Ma, per la questione del giallo, occorrerà un intervento del legislatore. In ogni caso, ora, i T-Red non sono più illegali. Il ministero dei Trasporti ha stabilito che il decreto di approvazione del 2005 è valido. A gennaio dell’anno scorso la procura di Verona li aveva definiti fuori legge, affermando che l’omologazione sarebbe stata concessa esclusivamente alla telecamere e non al software che calcolava le infrazioni. Per questo motivo, Stefano Arrighetti, l’inventore dei T-Red era finito agli arresti domiciliari perché avrebbe ottenuto gli appalti garantendo che il ministero aveva concesso l’omologazione per i semafori intelligenti. L’accusa nei suoi confronti era di frode nella pubblica fornitura e truffa ai danni dei Comuni.
I – Secondo l’accusa, solamente le telecamere e non l’hardware che controllava le infrazioni avrebbe ricevuto l’approvazione. Per gli inquirenti, nei semafori installati sarebbe stata presente una scheda relé definita non accessoria che nell’originale approvato non era presente. Ma diverse consulenze tecniche avevano definito la presenza della scheda relè non indispensabile, una della «possibili soluzioni tecniche, un componente accessorio da non considerare parte integrante del sistema». La scheda serviva a trasformare l’impulso del “rosso”, in modo tale che potesse essere letto dal computer. Sembra che il congegno sia sostituibile con qualsiasi altro in grado di trasformare la tensione. I ricorsi degli automobilisti, a questo punto, non hanno più alcuna validità. I 60 milioni di euro di multe contestati rimangono validi. Gli automobilisti dovranno pagarli. Per i quaranta Comuni che, invece, hanno installato un T-Red si tratta di una manna dal cielo.
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– Con molto probabilità, quindi, – come auspicano i legali di Arrighetti – i semafori intelligenti torneranno in strada: «I T-Red sono omologati. Il Ministero dei Trasporti, dopo una lunga e rigorosa istruttoria tecnica, ha condiviso in pieno la nostra tesi. Confidiamo ora che tutte le Procure, che stanno procedendo nei confronti dell’ingegner Arrighetti, chiedano l’archiviazione del procedimento penale e dispongano la restituzione dei T-Red ancora in sequestro» è stato il commento di Gabriele e Rosario Minniti, i legali di Arrighetti».
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Semafori t-red. L’elenco dei comuni dove erano installati i semafori intelligenti
Albavilla
Albese con Cassano
Altavilla Vicentina
Alzate Brianza
Arcisate
Arosio
Badia Polesine
Bagnolo S. Vito
Barasso
Belgioioso
Bulciago
Campolongo Maggiore
Capiago Intimiano
Casorate Sempione
Castelfranco Emilia
Castelnuovo Rangone
Castelvetro di Modena
Centallo
Cislago
Colognola ai Colli
Comabbio
Concesio
Corsico
Faenza
Gaglianico
Gozzano
Invorio
Livraga
Lonate Pozzolo
Lurago d’Erba
Masate Mercallo
Mogliano Veneto
Montagnana
Montevecchia
Occhiobello
Perugia
Pieve Emanuele
Pineto
Pogliano Milanese
Pregnana Milanese
Quarto d’Altino
Rescaldina
S. Giorgio di Mantova
Sabbioneta
Sant’Angelo Lodigiano
Scandiano
Settala
Seveso
Spello
Spilamberto
Stezzano
Susegana
Travedona Monate
Vertemate con Minoprio
Vespolate
Viadana
Vignola
Vigolzone
Villorba
Vittorio Veneto