INTOSSICAZIONI/ Bevono lavanda vaginale, record di ricoveri per intossicazione. Il video dello spot

- La Redazione

Bevono lavanda vaginale scambiandola per colluttorio. Boom dei ricoveri ospedalieri

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Bevono lavanda vaginale, ricoverati all’ospedale. Una lavanda vaginale dal nome ambiguo e dalla confezione altrettanto ambigua, il Tantum Rosa, simile a quello di un noto colluttorio, ha portato negli ultimi mesi a un boom di ricoveri ospedalieri. Le persone infatti lo usavano proprio come fosse un colluttorio, cioè veniva utilizzato per via orale invece che sulle parti genitali come avrebbe dovuto essere.

Li portava in confusione il nome, il fatto che fosse un medicinale da banco, cioè da acquistare prendendolo direttamente senza chiedere ai commessi della farmacia e il colore della confezione. A gennaio il Centro antiveleni della Fondazione Maugeri di Pavia ha «registrato un sensibile aumento dei casi di utilizzo incongruo accidentale di benzidamina cloridrato per ingestione di Tantum Rosa – Angelini in bustine da 500 mg», un aumento di casi che sembra «contestuale alla classificazione del farmaco come “da banco” e alla campagna pubblicitaria dello stesso».

A partire dal 13 dicembre 2009 «sono stati registrati 16 casi di utilizzo incongruo del farmaco che è stato assunto per via orale anziché per uso esterno». Dagli iniziali 16, nelle ultime settimane si è arrivati a 50. “ Tutte le pazienti coinvolte – continua la Fondazione – hanno dichiarato allo specialista di aver inteso che il farmaco dovesse essere assunto per via orale”.

In quasi tutti i casi era stata ingerita una bustina intera di farmaco diluita in un bicchiere d’acqua, in altri casi le donne avevano diluito una o due bustine in un litro d’acqua, come da istruzioni. Si tratta di donne di ogni età, dai 15 agli 87 anni. L’azienda produttrice ha deciso adesso di cambiare la confezione, e il colore della stessa, passando al nero o al blu. Chi ha bevuto la sostanza comunque non ha corso rischi particolarmente gravi: sintomi gastroenterici e stordimento, ma anche vertigini, parestesie agli arti e allucinazioni.
 

 

Qualcuno ha anche sospettato l’uso volontario del farmaco, magari associato all’alcol, per sballarsi come fosse una droga. La benzidamina ha infatti anche un effetto euforizzante.

 





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