Il sindaco capitolino Gianni Alemanno, spiega perché Roma sia tutt’altro che “ladrona”, riconoscendo, tuttavia, a Milano la leadership economica e finanziaria.
Altro che Roma Ladrona! Il sindaco della Capitale non ci sta, e smonta il noto slogan leghista ormai ivalso in gran parte del sentire comune: «Per rendersi conto che non esiste una “Roma ladrona”», dice, «basta confrontare i dati del gettito fiscale verso lo Stato prodotto dalla nostra città, con i trasferimenti statali». Snocciolando i dati, fa presente che tra Irpef, Ires e Iva, la nostra città offre un gettito fiscale di 35 miliardi di euro a fronte di trasferimenti statali di poco superiori ad un miliardo e 600 milioni di euro: c’è un rapporto di 1 a 22 tra trasferimenti e gettito fiscale di Roma». Nessuna paura di perdere alcun privilegio, quindi, con l’approvazione del federalismo. «Roma – spiega Alemanno – è largamente e generosamente creditrice rispetto al resto della comunità nazionale». Il grave deficit di bilancio, poi, avrebbe origine in «un problema di sostenibilità finanziaria», legato all’immenso patrimonio artistico da gestire. Il quale «ha contribuito a generare un deficit strutturale e un grave debito».
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In ogni caso, il sindaco capitolino, riconosce a Milano un primato non da poco: «Milano sicuramente – afferma – è la capitale economica, perché è al centro di una vasta area, quella della pianura Padana, che è tra le più sviluppate d’Europa. Non è nostra volontà mettere in discussione questa leadership di Milano». Il sindaco, infatti, sottolinea che nessuno ha intenzione di « mettere in discussione le tante virtù delle tante città e dei tanti campanili che caratterizzano l’Italia. Tra queste diverse realtà Roma ha il compito politico e istituzionale di essere capitale».
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