A Terzigno, nella periferia di Napoli, due compattatori che stavano uscendo dalla discarica sono stati fermati e incendiati da una folla di manifestanti anti-discarica.
Torna l’emergenza rifiuti a Napoli, a Terzigno, nella periferia, dove si trova una delle discariche più grandi della provincia. Alcuni uomini, tra Via Panoramica e Via Zabatta, hanno fermato due compattatori che stavano uscendo dalla discarica e gli anno dato fuoco. Immediato l’intervento della polizia, che ha effettuato sulla folla di manifestanti anti-discarica una carica di alleggerimento per disperderli. La polizia ha impiegato anche i gas lacrimogeni, mentre un vice questore è rimasto ferito da un sasso che lo ha colpito al labbro. In ospedale è stato necessario medicarlo con 10 punti di sutura. Su quanto avvenuto sta indagando la Digos. L’pisodio è solo l’ultimo di una serie che in questi giorni ha rigettato Napoli nell’emergenza. Ieri, ad esempio, 46 camion dell’azienda Enerambiente, che si occupa della raccolta dei rifiuti, sono stati sabotati.
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