E’ una intercettazione telefonica che risale all’8 novembre dello scorso anno, resa pubblica solo oggi. Michele Misseri parla al telefono con la nipote Maria Greco. La donna era andata a trovare lo zio in carcere. Una frase intercettata da cui si capisce da dove arrivi tutto l’impianto accusatorio che ha portato alla scarcerazione dell’uomo e poi all’arresto della figlia Sabrina e della moglie Cosima. Certo, non è una prova, solo una dichiarazione, ma dall’enorme peso. Dice infatti Michele Misseri a chiare lettere che a uccidere Sarah è stata Sabrina, lui avrebbe solo nascosto il cadavere. Ecco le sue parole: “Io ho solo occultato il cadavere, Sarah l’ha uccisa Sabrina”. Certo, con un personaggio come Michele Misseri che ha cambiato le versioni dei fatti dozzine di volte, chiamando in causa prima se stesso, poi la figlia, si tratta sempre di dichiarazioni da sospettarne la veridicità. Intanto, dall’altro fronte, una prova in meno contro Cosima Misseri. La traccia di sangue trovata nella sua automobile ai primi dello scorso agosto non sarebbe di Sarah. E’ quanto si sarebbe appreso dopo le indagini effettuate. La macchia aveva gettato forti sospetti sulla donna: si era anche detto che la ragazzina fosse stata uccisa all’interno della sua vettura, dopo che lei e Sabrina l’avevano costretta a salire contro la sua volontà. Il caso si prospetta sempre più complicato e di difficile soluzione. Al proposito gli avvocati difensori di Cosima hanno presentato una istanza di scarcerazione per la donna che si trova agli arresti in carcere dallo scorso 26 maggio. Anche i legali di Sabrina hanno presentato analoga istanza di scarcerazione: la decisione per entrambi i casi sarà resa nota il prossimo lunedì dal gup dopo l’udienza preliminare del processo in corso. Lunedì infatti il giudice dovrà emettere l’ordinanza di rinvio a giudizio nel caso di 10 degli imputati tra i quali Sabrina e la sentenza per i tre avvocati che hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato. Cosimo Cosma, accusato di aver aiutato Michele Misseri di aiuto nell’occultamento del corpo di Sarah, ha intanto rivelato durante una intervista concessa al giornale Panorama, che secondo lui Valentina, la sorella di Sabrina sa qualcosa di preciso su come andarono le cose. Secondo l’uomo, le due sorelle che dopo la morte di Sarah rimasero insieme ad Avetrana nella stessa casa per 42 gironi, è impossibile che non si siano confidate quanto sapevano.
L’uomo si difende poi dalle accuse nei suoi confronti, di aver fatto sparire il cadavere di Sarah: “Andava a scuola con mio figlio, aveva la sua stessa età. Come avrei potuto fare una cosa del genere? Non sapevo neanche dov’era quel pozzo… la contrada Mosca sì, ci passo due volte all’anno… Mi hanno indagato per una telefonata, perché mio zio, quel giorno, mi cercò sul cellulare di mia moglie dopo aver trovato spento il mio”.