Continua a destare preoccupazione la situazione in Piemonte. Memori del disastro della vicina Liguria, dove le alluvioni hanno devastato Genova e le Cinque Terre, le autorità competenti stanno mettendo a punto piani ingenti di evacuazioni. A Torino si aspetta con ansia la piena del fiume Po prevista per la notte. In città, folle di curiosi continuano a innervosire il governatore Roberto Cota che rilancio di continuo appelli alla prudenza. Ma in molti continuano ad avventurarsi sui ponti e nei pressi dei Murazzi per scattare foto e fare dei filmati con i cellulari. Ci sono anche molti bambini e persone che per immortalare il momento stanno lasciando la macchina parcheggiata in doppia fila. Il sindaco Piero Fassino, nel compiere, attorno alle 19.30 un sopralluogo, si è reso conto della situazione, e ha sollecitato polizia e carabinieri a disperdere i curiosi. Intanto, i Murazzi del Po sono stati chiusi, mentre domani saranno chiuse tutte le scuole, l’università e il Politecnico.
A Piacenza, intanto, li fiume è salito a 5,4 metri a causa delle continue precipitazione. Si teme per le zone di campagna, dove il fiume non è protetto dagli argini e molti terreni agricoli sono già stati inondati. E’ aumentato, nel frattempo, di mezzo metro il livello del Lago Maggiore a Sesto Calende mentre continua a essere ben oltre il livello di allarma la situazione del Bormida, del Dora Baltea, del Pellice, del Tanaro e del Sesia, nei pressi dei quali si sono verificati crolli, frane, smottamenti e allagamenti. A causa del timore di esondazione del fiume Dora, è stata evacuata la sede di Birago di Vische dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino. I circa 70 pazienti che vi erano ricoverati, sono stati trasportati in altre sedi ospedaliere. Sono stati, invece, evacuati circa 150 residenti di uno stabile di Pianezza (TO) nei pressi dello stesso fiume,in via precauzionale. Anche in Val Pellice, nel Torinese, sono state attivate le procedure per evacuare alcune borgate che potrebbero essere colpite da un’esondazione dell’omonimo fiume Pellice. In località Ghiaie, infine, si è resa necessaria l’evacuazione di tredici famiglie.