PADOVA/ Anziano scoperto a rubare bistecche: ho fame e la pensione non mi basta
A Piove di Sacco, comune di 20 mila anime in provincia di Padova, un anziano di 77 anni è stato sorpreso a rubare delle fettine di carne per fame e perchè la pensione non gli basta

Due furti di cibo in due diverse città, ma per lo stesso motivo: a Piove di Sacco, comune di 20 mila anime in provincia di Padova, un anziano di 77 anni è stato sorpreso a rubare delle fettine di carne. Il vigilante del supermercato Iper Simply, insospettito dal fatto che il signore era pronto ad uscire senza aver comprato niente, ha chiesto con un leggero imbarazzo di poter effettuare un controllo: ecco così sbucare le tre fettine di carne da sotto il giubbotto, prese alla fine di un giro all’interno dell’esercizio commerciale. Una volta scoperto, l’uomo ha confessato di essere in grave crisi e che la pensione non basta per mangiare e vivere. Il direttore del supermercato ha commentato: «Quando il personale antitaccheggio l’ha sorpreso non abbiamo potuto fingere di non averlo scoperto, nonostante l’età del signore e l’esiguo bottino che si stava portando a casa». L’uomo di 77 anni è stato poi accompagnato in caserma dagli agenti e denunciato per tentato furto. Un cittadino, dipendente pubblico, dicendosi indignato dalla vicenda, si è anche fatto avanti proponendo di saldare lui stesso il prezzo della merce che il pensionato voleva rubare: «Li pago io i 24 euro di quelle tre bistecche, basta che a quell’anziano venga ridata la dignità che gli è stata tolta. Non i carabinieri, ma il sindaco e gli assistenti sociali avrebbero dovuto occuparsi di questo pensionato». Un evento molto simile è accaduto invece a piazza Borsa, zona centralissima di Treviso, dove una donna di circa cinquantenni sudamericana, addetta alle pulizie per conto di una cooperativa, è stata sorpresa a rubare del cibo: finito il lavoro di pulizie nel supermercato Pam della zona, verso le 7 di mattina, la signora ha caricato due grandi sacchi neri per l’immondizia nella propria automobile, e questo ha fatto insospettire il direttore che si è chiesto come mai l’addetta non li avesse gettati nel cassonetto. Una volta avvertita la polizia, gli agenti hanno scoperto all’interno dei sacchi numerosi prodotti, tra cui bottiglie di vino, una fetta di grana, dello scatolame vario, dei surgelati e tre profumi.
La cinquantenne è poi scoppiata a piangere e tra le lacrime ha confessato di non riuscire ad arrivare a fine mese e a mangiare: «La fine del mese è un incubo. – ha raccontato agli agenti e al direttore dell’esercizio commerciale – Non ho i soldi per comperarmi da mangiare. Ho fame. Devo pur mangiare».
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