YARA GAMBIRASIO/ La svolta, il dna dell’assassino sugli slip

- La Redazione

Gli investigatori avrebbero trovato tracce di dna sugli slip di Yara Gambirasio. Per la prima volta viene definito altamente indiziario: potrtebbe essere quello dell'assassino

yaragambirasio_funerale_fotoR400 Foto Ansa

Forse una svolta nelle indagini sull’omicidio di Yara Gambirasio. Mesi e mesi di lavoro avrebbero portato all’attesa svolta. Sono infatti circa 2500 i dna esaminati dagli inquirenti in un lunghissimo lavoro che fino ad oggi non aveva portato a nulla. Ieri invece la notizia che sugli slip di Yara, massacrata dopo il rapimento dello scorso 26 novembre e ritrovata cadavere solo tre mesi dopo, ci sarebbe un dna maschile che viene definito “altamente indiziario” in modo interessante. Cioè si potrebbe arrivare al suo possessore. L’ultima dichiarazione degli inquirenti è anche la conferma che la ragazzina non avrebbe subito violenza sessuale. Sul corpo di Yara, si apprende, ci sarebbero quattro differenti profili genetici. Uno è stato scartato (è quello dell’insegnante di ginnastica di Yara); due vengono definiti “teoricamente da contaminazione” e l’ultimo, il quarto, è “altamente indiziario”: Negli ultimi giorni si era parlato anche di violenza di un branco scatenato, addirittura ragazzini di Brembate di Sopra, la città dove viveva Yara. Per questo erano stati sentiti i genitori di molti di essi per capire se nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa della giovane avevano notato comportamenti sospetti in loro. In ogni caso anche questa volta gli investigatori mettono le mani avanti: siamo ancora ben lontani dalla soluzione del caso, dicono.

La notizia è che il dna non è stato riconosciuto da tracce di liquido seminale, il che fa escludere appunto la violenza sessuale. La traccia invece sarebbe stata lasciata quando l’assassino ha colpito Yara più volte alla schiena con un coltello. Un profilo genetico rimasto da uno sfregamento di corpo su corpo.







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