Ancora caos poste. Siamo al quarto giorno del tilt informatico che ha mandato in crisi le Poste Italiane. E’ infatti dal primo giugno che un black out informatico manda in tilt gli sportelli delle poste, creando code, disagi e malumori. In molti non possono neppure ritirare la pensione. Milano, secondo il sindacato Uil, è la “capitale del disastro”, ma sono colpite numerose metropoli come Palermo, Firenze e Roma. E’ sceso sul piede di guerra il Codacons che ha chiesto alle Poste l’apertura di un tavolo per concordare tutti i risarcimenti del caso, ad esempio di coloro che non hanno potuto pagare bollette in scadenza proprio nei giorni del tilt. Per il presidente dell’Authority, Antonio Catricalà: “Un incidente informatico, può capitare. Evitare sciacallaggio”. Invece Adusbef e Federconsumatori chiedono interventi immediati che possano fermare i disagi degli utenti. Oggi presso alcuni sportelli si segnalano code di circa trecento utenti. Per i presidenti di Adusbef e Federconsumatori non è chiaro chi, all’interno di Poste Italiane, abbia sottovalutato l’incidente creando la situazione a cui si va incontro da giorni. Il loro comunicato: “Sollecitiamo l’azienda e i sindacati affinché trovino soluzioni adeguate, ricorrendo anche a un prolungamento dell’orario degli sportelli, al fine di smaltire le lunghe code che dalle prime ore della mattina si sono formate”. Vengono inoltre chieste le proroghe delle scadenze e dei termini di pagamento in scadenza in questi giorni, come l’Ici, le finanziarie, le assicurazioni, le multe. Per Cagtricalà presidente dell’Authority, si tratta di un grave incidente informatico che non dipende dalla volontà degli amministratori di Poste ed invita tutti a evitare ogni azione di sciacallaggio.
Le richieste di Codacons: “A Poste Italiane chiederemo di prevedere un indennizzo non solo per i danni materiali, come bollette o contravvenzioni scadute, ma anche per i disagi patiti dagli utenti, come le lunghe file agli sportelli e le attese interminabili . Nello specifico la nostra richiesta è la seguente: un bonus da 50 euro da utilizzare in servizi postali in favore di coloro che hanno dovuto sopportare file agli sportelli superiori alle 2 ore, e 25 euro per ogni ulteriore ora di attesa dalla seconda in poi. Non solo. Il tavolo di conciliazione dovrà analizzare i singoli casi e stabilire indennizzi di entità superiore in quei casi in cui il disagio è stato maggiore”.