SCIOPERO GENERALE CGIL/ Scontri a Napoli e Roma, otto feriti e un arresto (video)
Incidenti in diverse città durante le manifestazioni indette dalla Cgil. Otto feriti a Napoli e un arresto, a Torino esponenti dei No tav cercano di impadronirsi del palco

Incidenti durante la manifestazione nazionale indetta da Cgil per protestare contro la manovra finanziaria del governo. In particolare incidenti sono avvenuti a Roma, Napoli e Torino. I più gravi a Napoli, con otto feriti e un arresto. A Milano, per via precauzionale dopo gli scontri di ieri quando alcuni manifestanti hanno tentato di entrare dentro la Borsa, è stato chiuso l’accesso a Piazza Affari. Qualche centinaio di persone comunque è riuscito a penetrare davanti alla Borsa e ha intenzione di fermarsi per tenere un presidio. Stanotte alcu ni di loro si erano fermati dacanti alla Borsa dormendo in alcune tende stile indignados. Chiuso ogni ingresso anche al Senato, a Roma, teatro di violenti scontri nei mesi scorsi durante le manifestazioni conte la riforma Gelmini. Gli incidenti a Napoli, con l’arresto di un ventiduenne, Vincenzo Martinelli, sono cominciati quando alcuni manifestanti hanno iniziato a tirare uova e bombe di carta contro la sede della Banca d’Italia. Il giovane fermato brandiva un bastone contro le forze dell’ordine e nelle sue tasche sono stati trovati petardi ed esplosivi. Diversi poliziotti, sembra siano otto, sono rimasti feriti per il lancio ad altezza uomo di petardi da parte di altri manifestanti. A Roma i manifestanti se la sono presa con il Dipartimento della funzione pubblica della presidenza del consiglio, tirando fumogeni, uova e petardi. Scritte con insulti rivolti ai ministri Sacconi e Brunetta sono stati lasciati sui muri sul percorso della manifestazione. A Torino infine espnenti die comitati No Tav hanno cercato di impadronirsi del palco dove si dovevano tenere i comizi finali. In generale le manifestazioni nelle varie città al momento si sono tenute in modo pacifico. I manifestanti hanno spesso fischiato e attaccato gli altri sindacati, Cisl e Uil, che non hanno aderito allo sciopero nazionale. Il segretario della Cgil, Susanna Camusso, ha polemizzato sul palco all’indirizzo dle suo collega della Cisl, che aveva deplorato lo sciopeor, cheidendogli: “Se non ora, quando?”. Che ha concluso il suo discorso con queste parole: “Non si può più fare cassa sulle condizioni dei lavoratori e sulle pensioni”.
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