SCIOPERO GENERALE CGIL/ Tutti gli orari e le informazioni su mezzi pubblici, cortei e comizi città per città
In tutta Italia si snoderanno, oggi, i cortei dello sciopero generale della Cgil contro la manovra. Previsti disagi, in particolare, per lo sciopero dei mezzi pubblici

La Cgil, per la quinta volta nel corso di questa legislatura, per la seconda da quando è segretario Susanna Camusso, scende in campo; lo fa con uno sciopero generale di 8 ore che interessa tutti i comparti sindacali. Una mobilitazione per protestare contro la manovra finanziaria, e i suoi tratti «profondamente iniqui», come li ha definiti la Camusso. Giovani, precari, pensionati e lavoratori dipendenti sono – secondo la sigla sindacale – le categorie maggiormente colpite. Uno scenario inaccettabile dato che – sarà il refrain di oggi – il pareggio di bilancio sarà pagato dai più deboli mentre i più ricchi non saranno coinvolti nell’operazione, i privilegi della casta non saranno, in sostanza, alterati e gli evasori, date le misure inefficaci, continueranno indisturbati a evadere. Ad aggravare la posizione dell’esecutivo agli occhi della Cgil, l’introduzione di norme «che hanno come scopo l’abolizione del contratto nazionale, dello Statuto dei lavoratori e dei diritti di questi ultimi». Si tratta dell’emendamento che consente alle intese sottoscritte a livello aziendale o territoriale di operare in deroga al contratto nazionale, anche in materia di licenziamento. Poche righe che nascondono in potenza l’ipotesi di far dello Statuto dei lavoratori carta straccia. Per queste ragioni, oggi, più di cento piazze italiane saranno attraversate da altrettanti comizi e cortei, il più importante dei quali sarà a Roma, con l’intervento, al termine, del segretario. Ci sarà chi vi prenderà parte allo sciopero, chi lo seguirà in tv o on-line e chi lo ignorerà del tutto; e chi – la stragrande maggioranza – ne sarà condizionato nello svolgersi della propria giornata. Perché, tra i vari comparti, ce n’è uno che coinvolge quasi tutta la popolazione: quello dei trasporti pubblici. Gli operatori del settore incroceranno le braccia perché – spiega Marco Barcucci su queste pagine –, i tagli agli enti locali provocheranno gravi danni al comparto: aumento dei prezzi del biglietto, decremento dei servizi, impossibilità di adeguamento retributivo del contratto (scaduto a fine 2007) e il rischio di crisi o fallimento per alcune aziende private».
In ogni caso: il personale di Trenitalia osserverà l’agitazione dalle 9 alle 17, quello delle Ferrovie Nord dalle 9.01 alle 16.30. Come previsto dalla legge saranno garantite le corse nelle fasce orarie a maggior frequentazione, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Sono, inoltre, garantiti alcuni convogli a lunga percorrenza, mentre è assicurato il collegamento tra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino con il “Leonardo Express” o con autobus sostitutivi. I treni che, quando lo sciopero è iniziato, sono già in viaggio, arriveranno a destinazione se sarà questa raggiungibile entro un’ora dall’inizio dell’agitazione. Altrimenti, si fermeranno in stazioni precedenti. Veniamo ad Autobus, tram e metropolitane. Lo stop – sempre di 8 ore, e al di fuori delle fasce di garanzia – sarà esercitato con modalità differenti a seconda delle città. A Milano, il fermo è previsto dalle 18 sino al termine del servizio, a Roma dalle 9 alle 17. A Torino, i mezzi saranno fermi secondo uno schema più complicato: le corse delle linee urbane e suburbane (escluse le 19, 43 e 46b) non sono garantite da inizio servizio sino alle 6.00, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. La metropolitana, invece, da inizio servizio alle 6.00, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Le Ferrovie Canavesana e Torino-Ceres, infine, dalle 10.30 alle 14.30 e dalle 17.30 alle 21.30. A Bologna, il personale viaggiante incrocia le braccia dalle 19.30 fino a fine servizio; a Genova dalle 9.30 alle 17.00; a Firenze, dalle 16 fino a fine servizio; a Palermo, infine, da inizio servizio alle 8.30 e dalle 17.30 a fine servizio. Ovviamente, non finisce qui. Prenderanno parte all’iniziativa della Cgil anche navi e traghetti, ritardando le partenze di 8 ore; il personale Anas e gli autisti dei camion si asterranno dalle proprie mansioni per tutta la giornata; lo stop nei porti, sempre di 8 ore, sarà deciso localmente; braccia incrociate anche per trasporti funebri, autoscuole, autonoleggio, soccorso autostradale e impianti a fune.
Per quanto riguarda, invece, la manifestazione capitolina, il corteo avrà inizio da piazza dei Cinquecento (angolo via Cavour), alle 9 circa, per poi dipanarsi lungo via Cavour, via Merulana, via Labicana, via Celio e terminare dalle parti del Colosseo, vicino all’Arco di Costantino. Sul palco rivolto verso via di San Gregorio, interverranno, dalle 11 circa, Claudio Di Berardino, segretario della Cgil di Roma e Lazio e Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.
Di seguito, l’elenco delle altre città in cui interverranno esponenti delle segreteria nazionale:
Milano: il corteo parte dai Bastioni di Porta Venezia alle 9.30. Intervento in Piazza Duomo del segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni
Torino: il corteo parte da Piazza Vittorio alle 9. Intervento, in Piazza San Carlo del segretario confederale Danilo Barbi
Genova: il corteo parte dal Terminal Traghetti in Via Milano e dai Giardini della Stazione Brignole alle 9. Intervento in Piazza De Ferrari dal segretario confederale Vera Lamonica.
Cagliari: il corteo parte Piazza Garibaldi alle 9.30. Intervento in Piazza del Carmine del segretario confederale Nicola Nicolosi
Venezia Mestre: il corteo parte dalla Rampa Cavalcavia e da Via Sansovino alle 9. Intervento in Piazza Ferretto del segretario confederale Enrico Panini
Bari: il corteo parte da Piazza Castello alle 9. Intervento in Piazza Prefettura del segretario confederale Fabrizio Solari
Napoli: il corteo parte da Piazza Mancini alle 9.30. Intervento in Piazza del Gesù del segretario confederale Vincenzo Scudiere
Catania: il corteo parte da piazza Bellini alle 9. Intervento in Piazza Manganelli del segretario confederale Serena Sorrentino
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