ALITALIA/ Tribunale Ue: illegittimo il prestito dello Stato, ma sì alla vendita dei beni
Il Tribunale dell’Unione europea ha confermato le decisioni della Commissione, stabilendo che il prestito di 300 milioni di euro concesso ad Alitalia dallo Stato italiano è illegittimo

Il Tribunale dell’Unione europea ha confermato le decisioni della Commissione europea, stabilendo che il prestito di 300 milioni di euro concesso ad Alitalia dallo Stato italiano è illegittimo, mentre è legittima la concessione dei beni della compagnia. Sconfitta di conseguenza la compagnia irlandese Ryanair, che aveva presentato ricorso perché a suo giudizio «ordinare il recupero dell’aiuto presso Alitalia anziché presso Cai aveva pregiudicato in modo sostanziale la sua posizione concorrenziale». Tutto era cominciato nel 2008, quando lo Stato italiano aveva concesso un prestito di 300 milioni di euro ad Alitalia, riconoscendole inoltre la possibilità di imputare questa somma in conto capitale. La Commissione europea aveva però inizialmente ordinato il recupero di questi aiuti, stabilendo che un prestito del genere «costituiva un aiuto di Stato illegittimo e incompatibile con il mercato comune, in quanto conferiva un vantaggio economico finanziato con risorse statali, che non sarebbe stato concesso da un investitore privato avveduto». Poco dopo arrivava però un’altra decisione da parte della Commissione Ue, secondo cui la vendita dei beni di Alitalia non implicava la concessione di un aiuto di Stato agli acquirenti, visto che la vendita sarebbe stata realizzata al prezzo di mercato. La Commissione aveva poi anche fatto sapere che neanche la stessa procedura di amministrazione straordinaria portava alla concessione di un aiuto a favore degli acquirenti. Dopo il prestito di 300 milioni, infatti, Alitalia è stata sottoposta ad amministrazione straordinaria, con una banca nominata per verificare la congruità del prezzo di vendita dei beni della compagnia rispetto al prezzo di mercato. Ryanair si era opposta con forza alle decisioni prese dalla Commissione europea, presentando ricorso insieme ad altre compagnie con l’obiettivo di far annullare le decisioni prese. Oggi invece il Tribunale dell’Unione europea ha stabilito, confermando le decisioni della Commissione Ue, che il prestito dello Stato italiano ad Alitalia è illegittimo, ma che è invece autorizzata la vendita dei beni della compagnia perché questo non implica la concessione di aiuti di Stato.
Nella sentenza viene infatti sottolineato che «la Commissione era competente ad adottare quella decisione, che, nel costatare l’insussistenza di un aiuto di Stato, prendeva atto degli impegni assunti dallo Stato italiano, costituenti parte integrante della misura notificata».
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