Scotch sulla bocca per due tunisini che venivano rimpatriati nel loro Paese con un volo Alitalia. Scotch anche per legare i polsi, anzi fascette di plastica. Un passeggero nota la scena e chiede spiegazioni ai poliziotti che stanno accompagnando i due nel rimpatrio. Il passeggero, Federico Sperandeo, rimane colpito dalla scena e chiede protestando spiegazioni ai poliziotti, quattro guardine in borghese, che rispondono di star solo seguendo la procedura e dicono al passeggero di tranquilizzarsi. Inoltre sotto lo scotch era applicata una mascherina da ospedale. Tutto normale dunque. Sperandeo però non si accontenta e appena gli è possibile scrive un messaggio indignato su Facebook. In detto messaggio il passeggero – che ha anche scattato una foto di uno dei tunisini con la bocca tappata dallo scotch parla di “comportamento disumano”. Dice che alla sua richiesta di trattare in modo umano i due rimpatriati gli sarebbe stato risposto in modo arrogante di tornare al suo posto nella totale indifferenza dei passeggeri. La foto, che mostra a malapena uno dei due tunisini, viene postato sulla sua pagina Facebook con la richiesta di farla girare il più possibile. Il che accade puntualmente scatenando le proteste della Rete. A questo punto interviene anche la polizia di Stato comunicando che si stanno facendo accertamenti sul caso. Da chiarire dunque se l’uso di tappare la bocca con dello scotch durante i viaggi di rimpatrio sia una procedura autorizzata e normale, o se i poliziotti di scorta siano stati costretti ad agire in questo modo perché i due tunisini avevano disturbato o minacciato di disturbare il volo dando in escandescenze. Il che non sarebbe la prima volta. La polizia di Stato conferma che in giornata rilascerà un comunicato ufficiale sull’episodio. Mentre su Internet continua a dilagare la protesta con l’immagine dei due espatriati. Una immagine diffusa su moltissime pagine dei social network. Non è chiara infatti quale sia la procedura da seguire in casi come questi, ma si attende il comunicato ufficiale delle autorità.