Per aver “evaso” un solo centesimo di euro, una Onlus è costretta a pagare una maxi sanzione di 155mila euro che potrebbe farle definitivamente chiudere i battenti. Si tratta della Anffas di Ostia, sul litorale romano, un’associazione che da oltre vent’anni segue e si prende cura di oltre trecento ragazzi con disabilità intellettiva e relazionale. L’Inps proprio non ha perdonato il fatto che nel versamento dei contributi del 2009 mancasse quel centesimo, facendo quindi scattare la mega-sanzione e il pignoramento per un totale di 155mila euro, una cifra che l’associazione avrebbe dovuto utilizzare per ristrutturare un immobile confiscato alla mafia e donato dal Comune di Roma proprio per i meriti dimostrati. Tra l’altro non è neanche la prima volta che avviene questo scontro: già nel 2011, infatti, la Onlus aveva dovuto fare i conti con alcune cartelle da 300mila euro dell’Inps altrettanto dubbie, ma in quel caso il provvedimento venne annullato dal Tribunale di Roma. Stavolta, invece, sono stati anche emessi provvedimenti che bloccano l’affidamento e il rinnovo di contratti pubblici di servizi di assistenza socio-sanitari, paralizzando dunque l’attività della associazione: “Ciò che sta avvenendo è assurdo – ha detto il presidente di Anffas Ostia, Ilde Plateroti – Non possiamo permetterci di chiudere e di questo dovranno rispondere quei funzionari dell’Inps di Ostia a cui i nostri sistemi virtuosi sembrano non andare giù”.