Anche Robert Gabriel Mugabe, controverso presidente dello Zimbabwe, è arrivato oggi a Roma per partecipare alla messa per l’inaugurazione del pontificato di papa Francesco. Giunto questa mattina allo scalo di Fiumicino con un volo speciale dell’Air Zimbabwe proveniente da Harare, Mugabe era accompagnato da una folta delegazione, funzionari ministeriali e guardie del corpo. Il dittatore africano, sottoposto a sanzioni di Bruxelles, ha il divieto di viaggiare e transitare negli Stati Uniti e in Europa se non per “obblighi religiosi”. Arrivato davanti a Papa Francesco, il quale lo ha ascoltato in silenzio, Mugabe si è dilungato tanto che il cerimoniale, garbatamente ma con insistenza, lo ha sollecitato a ultimare il saluto per non rallentare eccessivamente lo scorrere delle delegazioni. Proprio riguardo le delegazioni straniere presenti a Roma, durante l’incontro con i giornalisti il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, aveva sottolineato ieri che “verso le delegazioni dei Paesi esteri non ci sono inviti: la Santa Sede informa che c’è un determinato appuntamento, dopo di che chi viene è benvenuto”. Lombardi aveva poi aggiunto che “non ci sono privilegiati. Tutti sono benvenuti, ma non sono stati invitati: sono loro che hanno manifestato il desiderio di venire. E questo vale per tutte le 132 delegazioni che saranno presenti domani”.