Non sono ancora stati del tutto chiariti i motivi per quali un italiano residente nel reggino, questa mattina presto ha fatto irruzione, armato di coltello lungo oltre una spanna, negli uffici dell’Acer a Reggio Emilia, in via della Costituzione, dove ha sede l’azienda che gestisce le case popolari nel territorio emiliano di competenza. L’uomo, che secondo alcune fonti era piuttosto esagitato, avrebbe preso in ostaggio per alcune ore il direttore dell’Acer, minacciandolo per ricevere un’abitazione e rendendo necessario l’intervento dei carabinieri che, accorsi sul posto, sono riusciti a impedire il peggio, disarmando il folle e portandolo in caserma. Il direttore non sarebbe stato ferito ma l’episodio ha creato grande scompiglio nello stabile e nella zona, e negli uffici vicini a quelli del sequestrato. Nel frattempo si cerca di capire cosa stia veramente alla base del gesto del sequestratore e sono in corso gli accertamenti per verificare lo stato di salute mentale dell’uomo. Un episodio che fortunatamente si è risolto al meglio ma che è solo l’ultimo della lunga lista di fatti analoghi, come quello avvenuto a Perugia il 7 marzo, nel quale hanno perso la vita due impiegate, uccisse dalla pistola di un imprenditore, poi suicidatosi, che si era catapultato nei loro uffici.