Momenti drammatici oggi in Parlamento dove si è discusso il caso dei due marò, obbligati a tornare in India dove affronteranno il processo per il presunto omicidio di alcuni pescatori. Momenti drammatici dal punto di vista politico per l’annuncio inaspettato del ministro degli esteri di presentare le dimissioni (Monti si è dichiarato sorpreso del gesto che non ritiene giustificato) mentre il suo collega alla difesa lo criticava apertamente. Ma drammatici momenti anche dal punto di vista umano. Era infatti presenti in aula, nella tribuna aperta al pubblico, la moglie di uno dei due marò, Salvatore Girone. La donna, evidentemente affranta dalla situazione che sta vivendo il marito, è scoppiata in un urlo: riportate a casa mio marito. La voce della donna è stata distintamente udita ad esempio dal presidente della camera che si è dovuta interrompere e rivolgersi verso le tribune di Montecitorio. Insieme alla signora Girone era presente in aula anche la sorella di Massimiliano Latorre, l’altro marò. Secondo le ultime indiscrezioni, in caso venissero giudicati colpevoli, i due soldati italiani rischiano una pena al massimo di sette anni. In precedenza si era anche parlato di pena di morte.
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