Lasciata da Stefano De Martino, avevamo visto Emma Marrone consolarsi con Gaetano, il suo bulldog inglese: i due sono stati fotografati più volte a passeggio in strada e durante alcune conferenze stampa che anticipavano il tour. Un legame fortissimo quello tra la cantante pugliese e il suo cane (regalatole proprio dal ballerino che oggi è felicemente fidanzato con Belen Rodriguez), un legame capace di far tornare il sorriso anche nei momenti più bui. La storia che raccontiamo riguarda però un’altra Emma, una bambina di 3 anni e mezzo ricoverata da oltre un anno in una camera d’isolamento nel reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita di Torino a causa di una malformazione incurabile al cuore. Non potendo più uscire dalla stanza, situata al sesto piano della struttura, la piccola non ha più potuto giocare, neanche per un minuto, con Black, uno spinone bianco che per due lunghi anni è stato un per lei un amico inseparabile. Il cuore di Emma è attaccato a una macchina artificiale perché da solo non riesce a battere, ma due giorni fa la caposala e il primario hanno permesso che la piccola Emma e il suo cagnone giocassero ancora insieme, per la prima volta dopo tanti mesi, nella camera d’ospedale. “La verità – ha raccontato Maria, la mamma di Emma – è che pensavo impossibile realizzare il sogno di mia figlia. Quando mi ha chiesto di riabbracciare Black, ben sapendo che non avrebbe potuto uscire dall’ospedale, l’ho buttata lì alla caposala, pensavo mi avrebbe risposto che era un desiderio irrealizzabile, invece, dopo un attimo di silenzio, mi ha sorriso: Perché no? E in pochi giorni mi hanno dato il permesso”. Black è arrivato due giorni fa alle 13 e per Emma deve essere stato davvero un giorno speciale. La bimba è da mesi in cima alla lista europea dei trapianti, ma ancora non è stato possibile trovarle un cuore nuovo. “Emma dipende da questa macchina ormai da 360 giorni, ma purtroppo, finora, non c’è stata nessuna donazione di organi che rendesse possibile il trapianto”, ha detto il responsabile del reparto di Cardiochirurgia pediatrica, Carlo Pace Napoleone. Al Regina Margherita di Torino è stato avviato il progetto “Angeli custodi a quattro zampe”, finanziato dalla fondazione Forma, proprio per intrattenere i piccoli pazienti in un’area dedicata al pian terreno.