Si svolge oggi, mercoledì 10 aprile 2013, la nuova udienza generale presieduta da Papa Francesco in piazza San Pietro a Roma. Come avvenuto settimana scorsa, anche per questo appuntamento sono attese davanti alla Basilica capitolina decine di migliaia di fedeli provenienti da tutta Italia e da tutto il mondo, mentre l’evento sarà anche visibile in diretta streaming. Nella scorsa udienza del 3 aprile, la seconda del suo Pontificato, il Santo Padre aveva ribadito il ruolo delle donne, prime testimoni della Resurrezione. “Questo è bello – aveva detto Papa Francesco davanti alla piazza gremita – perché è un po’ la missione delle donne, delle mamme e delle nonne, avanti con questa testimonianza. Per Dio conta il cuore, quanto siamo aperti a lui, se siamo come bambini che si fidano, ma questo ci fa riflettere su quanto le donne abbiano fatto nel cammino di fede e quanto ancora facciano nell’aprire le porte al Signore, nel comunicarlo”. “Ho visto tanti giovani nella piazza – aveva poi aggiunto – a voi dico: portate avanti questa certezza, il Signore è vivo e cammina, questa è la vostra missione, portate avanti questa speranza, siate ancorati a questa speranza, questa ancora che è nel cielo, portate avanti la speranza, voi testimoni di Gesù portate avanti il testimone che Gesù è vivo e questo darà speranza a questo mondo invecchiato per le guerre, per il peccato, avanti giovani”. Nella giornata di ieri, invece, Papa Francesco ha ricevuto alle ore 11 in udienza in Vaticano il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, tornato a Roma dopo l’incontro con Benedetto XVI avvenuto il 18 aprile 2007. Domenica scorsa, infine, il Pontefice ha partecipato alla cerimonia di insediamento come vescovo di Roma. “Nella mia vita personale – ha detto il Papa nell’omelia – ho visto tante volte il volto misericordioso di Dio, la sua pazienza; ho visto anche in tante persone il coraggio di entrare nelle piaghe di Gesù dicendogli: Signore sono qui, accetta la mia povertà, nascondi nelle tue piaghe il mio peccato, lavalo col tuo sangue. E ho sempre visto che Dio l’ha fatto, ha accolto, consolato, lavato, amato”.