Sono finalmente liberi i quattro giornalisti italiani, l’inviato Rai Amedeo Ricucci, il fotoreporter Elio Colavolpe, il documentarista Andrea Vignali e la freelance Susan Dabbous, che stavano svolgendo in Siria le riprese di un reportage per la Rai. La notizia è stata data dal ministro degli Esteri ad interim Mario Monti e arriva dopo otto giorni dal sequestro dei quattro avvenuto nel Nord della Siria ad opera dei ribelli locali. Gli inviati si troverebbero ora in Turchia in attesa di imbarcarsi per l’Italia. L’ex premier Monti ha ringraziato per l’operato svolto l’ Unità di Crisi della Farnesina manifestando anche la sua gratitudine nei confronti della stampa che ha mantenuto in merito alla vicenda il più stretto riserbo, “favorendo”, ha detto, “ la soluzione della vicenda”. Tira un sollievo anche il paese natale di Ricucci, dove le campane delle chiese hanno suonato a festa per la liberazione del giornalista: presto i protagonisti della triste vicenda saranno nuovamente suo suolo patrio e potranno raccontare di prima mano le contraddizioni e le problematiche di quella stessa guerra che volevano denunciare con il documentario svolto per “Rai Storia” in collaborazione con un liceo bolognese, ma che non sono riusciti a portare a termine.