Costa Crociere è stata ammessa come parte civile in sede dell’udienza preliminare del procedimento sul naufragio della Concordia. Una decisione che non è affatto piaciuta all’avvocato Francesco Pepe, legale dell’ex comandante Francesco Schettino: “Mi sembra che stiamo raggiungendo il paradosso”, ha detto entrando al Teatro Moderno di Grosseto dove si sta svolgendo la seconda giornata dell’udienza preliminare. “Troviamo abbastanza particolare – ha aggiunto Pepe – che in una situazione del genere ci sia Costa che, dopo aver abbandonato il suo dipendente subito dopo l’urto, adesso si costituisca parte civile proprio nei suoi confronti”. Intanto, tra le oltre duecento richieste presentate, c’è anche quella dello Stato italiano che ha chiesto oltre 37 milioni di euro di danni subiti per il disastro della nave. I danni sono quelli subiti da Presidenza del Consiglio e Ministeri di ambiente, trasporti, economia, difesa e interni al 30/4/2012. Nel dettaglio, per la Presidenza del Consiglio dei ministri la stima dei danni è di 10 milioni di euro, mentre il Ministero dell’ambiente ha chiesto 11,5 milioni e 792 mila euro per i costi di bonifica e di intervento anti inquinamento. Altri 5 milioni di danni a tutela dell’immagine sono stati chiesti dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, più un altro milione e 700 mila euro circa per le spese sostenute nei primi tempi dell’emergenza. La Difesa ha stimato il danno in 1,9 milioni di euro, gli Interni 4,2 milioni, economia e finanze 262 mila euro circa.