Si è svolta a Montreal la terza e ultima udienza preliminare in programma a carico di Luka Magnotta (vero nome Eric Newman), il pornoattore canadese che nel maggio del 2012 uccise a coltellate, dopo averlo legato a un letto, lo studente cinese Lin Jun, di 33 anni, e di cui poi mutilò il corpo arrivando persino a cibarsi di parti di esso. Come se non bastasse, l’assassino spedì anche in vari pacchi i resti del cadavere a scuole elementari e ad alcuni partiti politici del suo Paese, il tutto dopo aver filmato l’omicidio e lo smembramento del corpo. Fuggito in Germania, Magnotta fu arrestato dall’Interpol qualche settimana dopo in un internet-point di Berlino e fu riportato in patria con l’accusa di omicidio di primo grado, oltraggio di cadavere, pubblicazione di materiale osceno sul web, uso offensivo del sistema postale e minacce al Primo Ministro del Canada Stephen Harper cui fu recapitato uno dei plichi contenenti resti del corpo. Lo scopo delle udienze che si stanno susseguendo in questo periodo nel tribunale del Quebec è quello di verificare se esistono gli estremi per l’avvio del processo vero e proprio, ascoltando le testimonianze di amici della vittima e del carnefice e vagliando le analisi psichiatriche di quest’ultimo. Secondo alcune indiscrezioni, a Magnotta nel 2005 fu diagnosticata una schizofrenia paranoica che egli si rifiutò sempre di curare con farmaci: proprio questo potrebbe spingere la difesa a invocare le attenuanti connesse all’infermità mentale. Oppure, il fatto che il killer si rifiutasse di prendere le medicine prescritte per la sua patologia, potrebbe essere un’arma nelle mani dell’accusa. Non è la prima volta che l’imputato ha problemi con la legge e che dà prova di essere una persona violenta: in passato fu indagato per aver pubblicato in rete alcuni video che lo riprendevano mentre uccideva sadicamente dei gattini.