Tutti i testimoni indicati dalla Procura, tra i quali compare anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sono stati autorizzati dalla Corte d’Assise di Palermo che celebrerà il processo sulla trattativa Stato-mafia. Il via libera è d’obbligo ed esclude che nella lista presentata vi siano nomi che possano rappresentare testimonianze vietate dalla legge o ridondanti. Tra i 178 testimoni totali che dovranno comparire vi sono anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, l’ex capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, il procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani, e Giuliano Amato. Proprio Grasso ha di recente dato la sua disponibilità a essere teste a Palermo nel processo sulla trattativa: “Dopo aver ascoltato tanta gente nella mia vita non posso che essere disponibile a mia volta ad essere ascoltato”, ha detto il presidente di Palazzo Madama. “Naturalmente valuterò la prerogativa che il mio ruolo istituzionale mi dà, di farmi ascoltare al Senato. Sono uno che tiene sempre ad accertare la verità, a cercare verità e giustizia. Quindi, qualsiasi passo in avanti si può fare per me è un fatto positivo comunque, ha poi aggiunto riguardo il mistero legato alla scomparsa dell’agenda rossa di Paolo Borsellino.