Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano accusato per presunte tangenti legate alle aree ex Falck e Marelli, non sarà processato per il reato di concussione nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto “Sistema Sesto”. I giudici del Tribunale di Monza hanno infatti dichiarato la prescrizione del reato, quindi Penati resta imputato per le altre accuse relative alla gestione della società autostradale Milano-Serravalle, acquisita dalla Provincia di Milano, e di finanziamento illecito ai partiti. Insieme a lui sono sotto processo anche Antonino Princiotta, ex segretario generale della Provincia di Milano (entrambi giudicati con rito immediato) e altri indagati che però hanno scelto il rito ordinario e il cui processo inizierà a giugno. Al momento di pronunciare la conferma dell’avvenuta prescrizione dei reati, il giudice ha atteso che l’avvocato difensore di Penati, Matteo Calori, lo contattasse per avere conferma circa le sue intenzioni di opporsi alla sentenza di prescrizione, ricorrendo anche in Cassazione. “Penati non c’è ed io non posso al momento assumere la responsabilità di una sua decisione a riguardo”, ha detto il legale. Poco dopo, però, è stato lo stesso Penati a far sapere in una nota che, “come annunciato, già nei prossimi giorni farò ricorso in Cassazione per annullare la sentenza di prescrizione voluta dai pm per i fatti di 13 anni fa”.