Qualche applauso, ma anche tantissime critiche hanno salutato il primo matrimonio gay della storia della Francia. Oggi, mercoledì 29 maggio 2013, a undici giorni dall’entrata in vigore della legge voluta da Francois Hollande “mariage pur tous”, Bruno Boileau e Vincent Autin hanno potuto dire il loro fatidico sì davanti al sindaco di Montpellier, la socialista Helene Madroux, che li ha uniti alle 17.30 di questo pomeriggio. Vincent, 40 anni, è un dipendente dell’Ufficio del turismo di Montepellier ed è il presidente del Gay Pride della regione Languedoc-Roussillon, mentre l’altro sposino, Bruno, 30 anni, è un funzionario statale e rugbysta. I due hanno festeggiato il giono più bello con amici e parenti, e soprattutto con una torta nuziale con tanto di bandiera arcobaleno. Ma i lanci di alcuni lacrimogeni da parte di un gruppo di oppositori alla legge sui matrimoni gay ha turbato la loro festa, tre giorni dopo la grandissima manifestazione “Manif pour tous” che in centro a Parigi ha visto sfilare migliaia di persone che non si riconoscono nella legge che permette di sposarsi a persone dello stesso sesso e che si è svolta in modo piuttosto composto fino all’arrivo di gruppi di estremisti di destra che hanno fatto degenerare nella violenza la situazione, costringendo alle cariche i gendarmi presenti a monitorare il corteo.