Ieri il Papa ha incontrato personalmente 22 bambini con gravi e diversi problemi di salute. Si tratta di bambini ricoverati presso il reparto Oncologia pediatrica del Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Insieme a loro i genitori, personal dell’ospedale volontari dell’Unitalsi e sacerdoti e religiose che accompagnano i bambini malati nei pellegrinaggi a Loreto o a Lourdes. L’incontro si è tenuto presso l’istituto Santa Morte dove vive Bergoglio: in precedenza, dopo un pellegrinaggio a Lourdes, i bambini avevano inviato dei disegni fatti personalmente che ricordavano quell’esperienza. Diversi bambini hanno salutato il Papa leggendo dei messaggi scritti personalmente. Ad esempio Michelle: “Caro Papa Francesco sono proprio contenta di essere qui a casa tua con gli amici del Gemelli, i medici, i volontari, e con i sacerdoti che ci accompagnano a Lourdes con l’Unitalsi. È bello poterti vedere davvero e non come alla televisione! A Lourdes abbiamo pregato per te, ti abbiamo disegnato la grotta della Madonna, come nostro dono”. Insieme è stata recitata l’«Ave Maria di Lourdes». Il Papa si è poi rivolto loro con particolare affetto: “Cosa fa Gesù, quando trova un bambino che piange? Cosa fa? Si ferma? Gesù si ferma. Perché? Perché i bambini sono quelli che Gesù ama di più! Così è Gesù. E Gesù è vicino a tutti noi, oggi; a tutti voi che siete venuti qui. Davvero! Gesù è qui, con noi”. Poi li ha benedetti tutti.