Gli occhi dei nerd e dei geek (ma non solo) di tutto il mondo sono puntati sul Moscone Center di San Francisco dove, anche quest’anno, ha preso il via la World Wide Developers Conference (WWDC), la conferenza che ogni giugno Apple organizza per presentare agli sviluppatori i suoi nuovi prodotti e le sue nuove tecnologie. E la prima giornata delle quattro in Calendario, in data 10 giugno 2013, è iniziata con il “botto”: i giornalisti e gli addetti ai lavori presenti in platea sono rimasti estasiati dalle idee di Tim Cook, nuovo amministratore delegato del marchio della “Mela”, che sembra muoversi sotto il diktat di semplicità d’uso e grafica essenziale. Vero protagonista di ieri è stato il Mac Pro, il computer più cool in casa Cupertino grazie a tecniche da capogiro. I suoi processori Xeon 12-core raggiungono infatti una velocità 1,4 volte superiore alle precedenti versioni, e la grafica è fino a 5 volte più veloce con AMD FirePro e dual workingstation GPUs. Il designe del prodotto è inoltre molto più accattivante e tanta bellezza (e compattezza) racchiude in sé un incredibile potenza. Apple gioca anche la carta del “nazionalismo”, dal momento che questo prodotto sarà realizzato esclusivamente in USA: una mossa che spera di fare breccia nel “cuore” di tutti gli americani. Star della conferenza è anche il MacBook Air, potenziato nel punto nevralgico per un prodotto della sua categoria: la batteria. Nelle nuove versioni da 11 pollici, l’autonomia sarà di oltre 9 ore e in quelle da 13 pollici di 12 ore. Numeri impressionanti che rafforzano le leadership di questo prodotto nella fascia degli ultraboook, specialmente se consideriamo che è stata anche migliorata la prestazione grafica con 2 unità GPU ottenendo un incremento delle prestazioni fino al 40%. I grandi protagonisti del Keynote sono i due sistemi operativi Osx (per i dispositivi desktop e notebook) ed il tanto atteso iOsS (per i dispositivi mobile e tablet). Osx “muta” e, dopo quasi dieci anni di associazione del sistema operativo ad un animale (l’ultimo era Lion Mountain), cambia nome diventando “Osx Mavericks”. Il nuovo sistema è nato all’insegna dell’ottimizzazione: tra le varie funzioni troviamo la Compressed Memory, l’App Nap, il Timer Coalascing, che consentono un utilizzo più razionale delle risorse del computer (come la miglior gestione dello spazio libero su disco ed una migliore gestione del carico di lavoro delle CPU). Grazie ad una serie di ottimizzazioni, inoltre, Mavericks riduce l’attività della CPU del 72% rispetto al sistema operativo precedente, consentendo performance molto più alte e garantendo una maggiore durata delle batteria. Anche il browser di sistema Safari ha subito notevoli cambiamenti: si passa dall’integrazione con i social al più rapido caricamento delle pagine (addirittura stimano 1,44 di Chrome) e a un uso ridotto della memoria rispetto i competitor. Le notifiche di sistema sono più interattive e sono stati introdotti iBooks e Maps anche sulla versione Desktop del sistema operativo. Oltre alla versione “iCloud” del noto Keychain sarà lanciato il nuovo “iWork” sempre basato su tecnologia iCloud che consentirà agli utenti di Mac e di Windows di creare e leggere documenti compatibili con Microsoft Office, realizzare fogli di calcolo con funzioni automatiche complesse con tabelle e grafici e presentazioni con animazioni 3D per la transizione delle slide ed effetti accattivanti il tutto comodamente dal tuo browser. Una grande innovazione inserita in Mavericks è il sistema di tagging dei file per cercare in modo semplice sul Finder ogni documento prodotto. In più il Finder potrà essere diviso in finestre multiple per facilitare le ricerche. L’iOS 7 è il fiore all’occhiello della compagnia fondata da Steve Jobs e la stessa Apple lo definisce “l’aggiornamento più significativo di iOS dall’introduzione del primo iPhone”.
Tutta l’interfaccia utente è stata ripensata con una revisione completa delle applicazioni base del sistema. La grafica semplice e minimalista offre un aspetto più chiaro e semplice e viene introdotto l’uso della translucenza. Inoltre, iOS 7 offre molti miglioramenti, tra cui Centro Notifiche organizzato tre tub per filtrare meglio i messaggi, Multitasking con una presentazione di finestre di l’anteprima delle applicazioni attive, l’introduzione di AirDrop, Safari ottimizzato e Siri esteso per l’interazione con Twitter, e introduce iTunes Radio, un servizio di Internet radio gratuito basato sulla musica che gli utenti ascoltano su iTunes (servizio ispirato a “Pandora” e “Spotify”). Ma ciò che lascia più stupiti è l’attenzione per i particolari che punta alla semplificazione delle operazioni di tutti i giorni. A tale scopo sono numerose le nuove gesture inserite nel sistema operativo che rendono a “portata di dito” molte funzionalità, facendo percepire più naturale l’uso del dispositivo. Aumenta l’interattività del lockscreen che riesce a fornire più informazioni all’utente. Il software beta iOS 7 e l’SDK sono immediatamente disponibili per i membri del Programma Sviluppatori iOS attraverso developer.apple.com mentre per tutti gli utenti solo questo autunno come aggiornamento software gratuito per iPhone 4 e modelli successivi, iPad 2 e modelli successivi, iPad mini e iPod touch (quinta generazione). La Apple ha mostrato i “muscoli” ai competitor che sono chiamati ad una risposta decisa per non perdere il terreno conquisto dalla “Mela” che ancora una volta sembra essersi superata.