Dopo aver spiegato, ieri, di «non aver mai visto un camion dei traslochi dietro un corteo funebre», papa Francesco è tornato sul tema, spiegando che le ricchezze e la preoccupazioni soffocano la parola di Dio. Lo ha detto nell’omelia durante la consueta cerimonia alla casa di Santa Marta, sottolineando come la nostra vita fondi su tre pilastri: «elezione, alleanza e promessa». Il primo pilastro si regge nel passato, e rappresenta il Battesimo, il momento in cui, cioè, il Signore «mi ha eletto, mi ha amato, mi ha detto vieni, mi ha eletto per andare su una strada, la strada cristiana». Gli altri due, invece, il Pontefice li ha spiegati dicendo: «Fa una promessa, mi propone un’alleanza ed io faccio un’alleanza con Lui». Si tratta, ha detto Francesco, della storia della Salvezza che con Gesù «taglia il passato, taglia il futuro, e si confonde nel presente». Tuttavia, «a quello che è attaccato alle ricchezze – ha aggiunto -, non importa il passato né il futuro, ha tutto là. E’ un idolo, la ricchezza. Non ho bisogno di un passato, di una promessa, di un’elezione: niente». Per questi motivi, «Gesù ci dice – ha aggiunto il vescovo di Roma – che o si segue il Regno di Dio oppure le ricchezze e le preoccupazioni del mondo».