La Guardia di finanzia di Vercelli ha portato allo scoperta di una maxitruffa da dieci milioni di euro effettuata nell’ambito della realizzazione di alcune opere per la metropolitana di Torino. Le malversazioni sono emerse dopo che, nel corso delle indagini, sono stati analizzati per mesi i libri contabili di una società per azioni del vercellese che si occupa della costruzione di opere pubbliche. Gli inquirenti avrebbero dimostrato l’esistenza di un accordo segreto grazie al quale la società prestava le proprie certificazioni ad una seconda azienda. Quest’ultima, operante nel torinese, ne era priva e, grazie all’accordo, ha potuto avviare i lavori per l’edificazioni di importanti costruzioni infrastrutturali tra cui una tratta della metro torinese. Questa società ha, dunque, effettuato i lavori non disponendo dell’abilitazione né dei certificati di qualità e di idoneità, mentre la prima ha presentato fatture false per un ammontare totale di 10 milioni di euro, benché, in realtà, non abbia mai effettuato alcun lavoro. La pubblica amministrazione, secondo le Fiamme gialle, non era al corrente di questo patto truffaldino. Ha, inoltre, versato i pagamenti per l’equivalente di due chilometri e mezzo di barre metalliche e circa 110 tonnellate di resine chimiche speciali; questo materiale, tuttavia, non è mai stato utilizzato. Eppure, sono stati sborsati 1.250.000 euro. I responsabili delle due aziende, quattro persone, in tutto, sono stati denunciati per truffa aggravata.