L’Italia sulla scia della Francia, dove pochi giorni fa è stato annunciato che nei luoghi pubblici sarà vietato fumare anche la sigaretta elettronica. Secondo quanto riportato da Adnkronos Salute, il Consiglio superiore di sanità (Css) pronto a riunirsi oggi alle 14, sarebbe intenzionato ad attuare lo stesso divieto anche in Italia. Insomma, anche la sigaretta elettronica equivale a fumare, il che rende necessario applicare le stesse norme che sono già in vigore per il tabacco. Il ministro della Sanità francese, Marisol Touraine, in occasione della Giornata Mondiale contro il tabacco, aveva sottolineato come “la sigaretta elettronica non sia un prodotto banale” e che, proprio perché equivalente al tabacco, dovrebbe esserne vietata la pubblicità e la vendita ai minori di 16 anni. Gli esperti francesi hanno inoltre consigliano al governo di ridurre a 18 mg/ml (dai 20 attuali) la concentrazione massima di nicotina nella cartuccia di liquido per ricaricarla, ma in particolare chiedono che la vendita sia proibita nei supermercati e consentita solo in punti vendita autorizzati. Per quanto riguarda l’utilizzo nei luoghi pubblici, hanno invece sottolineato quanto questo “potrebbe rappresentare un’incitazione a fumare”.