Una richiesta che fa parte del normale svolgimento delel funzioni delle Nazioni Unite. E’ stata infatti inviata una richiesta ufficiale al Vaticano con all’interno una serie di richieste di informazioni dettagliate su “tutti i casi di abusi sessuali su bambini commessi da membri del clero, religiosi e religiose, o portati all’attenzione della Santa Sede”. La richiesta viene dal Comitato delle Nazioni unite per i diritti dei bambini. Composta di una ventina di punti è stata presentata lo scorso primo luglio. Ma quali sarebbero queste richieste? Secondo quanto sta cominciando a circolare sula stampa si chiede ad esempio al Vaticano quali misure siano state messe in atto “per fare in modo che nessun prete accusato di abusi sessuali sia autorizzato a rimanere in contatto con i bambini” oppure quali istruzioni siamo state date ai sacerdoti perché informassero la polizia del proprio paese su sospetti abusi. Ma anche se e quando sia stato chiesto alla gerarchia cattolica di non parlare di abusi sessuali sui minori. Ma non solo: si chiede che tipo di sostegno la Santa Sede dia alle vittime degli abusi, si chiedono informazioni sulle inchieste canoniche sui preti, quale sia la politica dei risarcimenti da parte della Chiesa. Si parla poi esplicitamente di strutture in passato usate dalla Chiesa per bimbi orfani, come le Case Magdalene per ragazze orfane in Irlanda dove sono stati appurati casi di “tortura e trattamenti crudeli, degradanti e inumani”, così come si chiedono informazioni sui comportamenti dei Legionari di Cristo, accusati di aver impedito ai seminaristi di avere contatti con le famiglie. Tutta questa mole di informazioni andrà presentata entro il 30 novembre di quest’anno. Non si tratta di una richiesta pensata esclusivamente per il Vaticano: tutte le nazioni che hanno ratificato la convenzione sui minori sono obbligate nel gennaio del 2014 a presentarsi davanti al comitato specifico delle Nazioni unite.