ROSI BONANNO/ Uccisa dal convivente, il figlio andrà in adozione: i nonni sono troppo poveri
Il figlio della donna massacrata a coltellate dall’ex convivente non potrà andare a vivere con i nonni materni: per la legge italiana sono troppo anziani e non raggiungono il reddito minimo

Tragedia nella tragedia: il bambino di 2 anni che ha visto la madre uccisa dal suo ex convivente, non potrà essere adottato dai nonni materni. Lo dice la legge che regola questi casi: sono troppo anziani e troppo poveri per adottare un bambino. Così il piccolo finirà in adozione. Il che non è necessariamente un male, ma lo sradicherà per sempre dalla sua famiglia. Il bambino è ancora sotto shock per quanto ha dovuto vedere: non mangia, non beve, non parla. Dopo aver visto la madre uccisa con quindici coltellate è rimasto a vegliare sul suo cadavere prima che arrivasse il nonno. L’assassino, Benedetto Conti, si è difeso dicendo che non voleva uccidere la donna ma solo parlarle: evidentemente ha perso completamente la testa visto che l’ha massacrata con numerose coltellate. Tra l’altro la donna era già stata vittima di violenze fisiche da parte dell’uomo, molto spesso in presenza del bambino il cui futuro appare davvero difficile: adesso si trova affidato ai servizi sociali. Sarà presto affidato a una casa famiglia in attesa di una adozione. La legge infatti stabilisce limiti di età e di reddito economico per poter adottare un bambino, e i nonni materni non rientrano in quanto prevede la legge. Adesso dopo aver perso la figlia i due perderanno anche il nipotino.
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