È stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale e all‘interdizione perpetua dai pubblici uffici don Gabriele Corsani, salesiano ex confessore di Silvio Berlusconi ed economo del collegio salesiano di Milano e dell’Istituto Breda di Sesto San Giovanni. L’accusa aveva chiesto sei anni per aver molestato, nel 2007, uno studente di 20 anni, durante un seminario a Rimini, anche se secondo le indagini i primi approcci del sacerdote al ragazzo sarebbero avvenuti quando questo era ancora minorenne, ma l’inchiesta della Procura di Rimini prese il via solo nel luglio 2011, quando il giovane, vinta la paura, si decise a sporgere denuncia contro Corsani. “Sceglieva bene le sue vittime”, ha detto Monica Gnesi, avvocato del ragazzo, “ragazzi con gravi problemi familiari, sensibili o timidi e che magari proprio per questo l’avrebbero protetto”. Il prete, dal canto suo, ha negato tutte le accuse e ha dichiarato di non essere mai stato a Rimini, mentre la vittima sostiene di essere stata attirata nella camera d’albergo del prete, che l’avrebbe palpeggiato. “Un sacerdote molto coperto, molto protetto da un ambiente omertoso”, è stata poi la conclusione dell’arringa dell’accusa, “Tutti sapevano, ma nessuno parlava. Era un personaggio chiacchierato da tempo”. Il sospetto, ora, è che l’uomo, nel corso degli anni, abbia plagiato altri giovani fragili che non hanno poi trovato il coraggio di formalizzare le loro accuse, come il caso di un ragazzo di 19 anni che nel 2005 don Gabriele avrebbe provato di baciare sulle labbra: il giovane ha riferito l’episodio ma non ha voluto sporgere denuncia.