Grandissima scoperta, a Monasterace Marina, nell’antica Kaulonia, in provincia di Reggio Calabria, dove gli archeologi hanno riportato alla luce quello che, allo stato attuale, è il più esteso mosaico ellenico della Magna Grecia, l’area geografica della penisola italiana meridionale colonizzata dai Greci a partire dall’VIII secolo prima della nascita di Cristo. Lo scorso anno furono trovati i primi riquadri dell’opera pavimentale e dagli scavi degli ultimi mesi sono riaffiorate altre parti del disegno originario, come un piccolo delfino, un drago e un altro grande cetaceo, che comprendono una superficie di circa 30 metri quadrati e che si aggiungono agli animali trovati nel 2012. Il mosaico copriva il suolo di un locale che gli studiosi hanno ribattezzato la “sala dei draghi e dei delfini” e hanno datato l’opera tra la fine del IV ed i primi decenni del III secolo avanti Cristo. I lavori sono coordinati dall’archeologo Francesco Cuteri e hanno fruito del contributo di studenti provenienti da alcune università italiane e dall’ateneo di Bahi’a Blanca, in Argentina, mentre la direzione scientifica è curata da Maria Teresa Iannelli, della Soprintendenza per i Beni archeologici della Calabria.