L’ermo colle che ispirò al grande poeta Giacomo Leopardi una delle poesie più belle e conosciute di tutti i tempi, L’infinito, potrà non essere più tale. La proprietaria dei terreni nelle vicinanze del colle ha infatti vinto un ricorso al Tar: vuole ristrutturare l’antica casa colonica, ampliandola notevolmente, che si trova nelle vicinanze facendola diventare una struttura residenziale. Tutta quella zona, anche i terreni della signora Dalla Casapiccola, sono soggetti a vincolo paesaggistico da parte del ministero dei beni culturali sin dal 1955 e come tali non si potrebbero modificare. La sovrintendenza delle Marche aveva dato parere negativo al piano edilizio, ma il Tar ha dato ragione alla donna. Questo perché, come lamentano i funzionari, mancano le risorse economiche per seguire questioni legali di questo tipo. Quello che stupisce di più però è la decisione del Tar che permette di snaturare luoghi di grande bellezza naturale e per di più legati alle memorie di quello che forse è il maggior poeta italiano. Così commentano i responsabili della sovrintendenza: “Il progetto prevede la trasformazione sostanziale con aumento notevole di cubatura dei fabbricati rurali preesistenti, anche con demolizione e ricostruzione di certo non fedele alle misure e tipologie originarie”. Adesso si tenterà la strada del Consiglio di Stato in modo da fermare il piano edilizio. E’ l’ultima possibilità.