E’ il primo giorno di scuola, ma in classe ci sono troppi rom. Per questo motivo alcuni genitori di Landiona, piccolo comune in provincia di Novara, hanno ritirato i propri figli dalla scuola elementare per portarli a quella di un paese vicino, Vicolungo. “I bimbi rom iscritti sono venticinque – ha spiegato il sindaco Marisa Albertini – ma quelli che frequentano le lezioni sono molti di meno. Gli italiani, se vogliamo definirli così, sono una dozzina. Avevamo tentato di accorpare le classi con quelle di Sillavengo, altro paese della zona, per favorire una maggiore integrazione, ma non è stato possibile”. Secondo il consigliere comunale Francesco Cavagnino, la decisione dei genitori “è un fatto di una gravità assoluta”, una vicenda che “getta discredito su tutto il paese, ma noi non siamo razzisti”. Sul caso, la deputata novarese del Pd Franca Biondelli ha annunciato di voler presentare una interrogazione parlamentare.