Nuove ricerche saranno compiute presto per ritrovare i resti delle due persone disperse dopo il naufragio della nave Costa Concordia. Si tratta di Maria Grazia Trecarichi e Russel Rebello, un cameriere indiano di 32 anni, che figurano tra le 32 vittime del disastro del gennaio 2012, ma i cui corpi non sono mai stati ritrovati. Ad annunciare l’avvio di nuove ricerche è stato Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile, al termine delle operazioni per il raddrizzamento dello scafo del relitto.
Costa Concordia / Si immerge il marito di una vittima dispersa: avevo promesso di venire a trovarla
Per Gabrielli ora occorrerà garantire la stabilità della Costa Concordia attraverso misure aggiuntive, in quanto per il momento non si prevede di spostare la nave. A quel punto inizieranno quindi nuove immersioni per trovare i corpi di Trecarichi e Rebello. Secondo il numero uno della Protezione Civile, “al momento l’ipotesi che potessero essere tra lo scafo e il fondale non ha trovato riscontro ma faremo delle immersioni”. Per Gabrielli non è escluso che i resti dei due dispersi siano ancora all’interno della nave, ma entro poche ore potrebbero emergere delle novità a questo riguardo.
Mentre il ministro dell’Ambiente Orlando ieri aveva sottolineato che il suo auspicio era quello di restituire i corpi ai loro familiari già stamattina. Ma purtroppo non è stato così. Il fratello di Russel Rebello, Kevin, si è recato oggi all’isola del Giglio nella speranza di riuscire ad avere quelle risposte che attende da 20 mesi. Mentre il marito di Maria Grazia Trecarichi, Elio Vincenzi, si trova a Roma.
Alle agenzie ha spiegato che avrebbe voluto essere presente al momento del raddrizzamento della nave, ma ieri non sono partiti traghetti per l’isola del Giglio e non gli era riuscito di arrivare nei giorni precedenti. Tra le ipotesi c’era anche che i resti dei due dispersi si trovassero tra lo scafo della Costa Concordia e gli scogli, ma al termine delle operazioni di raddrizzamento del relitto non è trovato nulla. “Spero che si trovi qualche traccia di mio fratello, anche solo per avere un posto dove pregarlo e per poter dire: Ok, l’attesa, l’angoscia sono terminate”, ha confidato Kevin Rebello.