Anche il cardinale Angelo Bagnasco, impegnato in queste ore nel Sinodo straordinario di ottobre sul tema della famiglia, arriverà domattina a Genova. Intervenuto a Radio Vaticana, l’arcivescovo della città ha espresso la sua vicinanza a tutte le persone colpite dall’esondazione. Quanto avvenuto “ripropone la situazione logistica di Genova, viaria, i vari fiumi, i vari torrenti, che facilmente si intasano e quindi esondano invadendo negozi, abitazioni, chiese, magazzini. Quindi, con gravissimi danni – ha detto Bagnasco – Mi hanno detto che ci sono sei o sette parrocchie in gravi difficoltà, vuol dire che ci sono zone, parrocchie non vuol dire chiese, ma zone, evidentemente attorno al torrente del Bisagno, al torrente Sturla, come accadde già qualche anno fa. Sono già molto attivi tanti volontari, perchè la situazione possa riprendere e risolversi rapidamente. Però, ripeto, il problema di fondo, che è quello logistico, per Genova resta”. Questa situazione, ha aggiunto il presidente della Cei a Radio Vaticana, “fa parte di uno sconvolgimento climatico che è in atto. Su questo il problema, evidentemente, è più grande, per quanto riguarda le bombe d’acqua, cosiddette, sia a Genova, che in altre parti d’Italia e del mondo. Io, domani mattina, andrò a Genova; ritornerò, a Dio piacendo, domani sera, almeno per farmi presente in queste cinque, sei, sette parrocchie e, come ho fatto le altre volte, vedere la situazione delle strade ma soprattutto della gente, i negozianti in modo particolare”.
Verrà proclamato lutto cittadino il giorno dei funerali di Antonio Campanella, l’uomo di 57 anni travolto e ucciso dalle acque del torrente Bisagno che sono straripate questa notte a Genova. Lo ha annunciato il sindaco della città, Marco Doria, chiedendo anche lo stato di calamità: “Che la Regione inoltri subito la mia richiesta al governo”, ha detto il primo cittadino parlando con i giornalisti. “Non dirò mai state tranquilli ai genovesi – ha aggiunto Doria – perché non mentirò mai ai cittadini. Genova è una città malata e fragile, ha un corpo malato che non si può curare con l’aspirina. Ci vogliono i lavori sulla copertura del Bisagno, lo scolmatore del Fereggiano, gli antibiotici: noi le abbiamo varate queste opere, ma sono bloccate dalla burocrazia e dai ricorsi. Senza di esse, nulla potrà evitare il disastro”. Il sindaco è poi tornato sulle polemiche legate all’allerta meteo: “Nessuno ci aveva preavvertito che certe cose avrebbero potuto accadere nella giornata di ieri. Non avendo avuto informazioni in tal senso, il nostro sforzo è stato quello di affrontare l’emergenza in tempo reale, comportandoci come se ci fosse uno stato di Allerta 2, anche se non era ancora stato proclamato. L’allerta 2 è stato diramato soltanto alle 11.30 di questa mattina”.
Vigili aggrediti, tecnici della protezione civile insultati: è successo nel quartiere di Ferraggiano, una delle tante zone di Genova colpite dall’alluvione di questa notte e dove tre anni fa ci furono diversi morti. Vigili e tecnici si erano recati in zona per controllare la situazione, ma diverse persone inferocite hanno spintonato e aggredito i vigili insultandoli.
Un treno Frecciabianca partito da Genova e diretto a Torino ha deragliato a causa di una frana all’altezza di Fegino, a pochi chilometri dalla stazione Genova Piazza Principe. Ferrovie dello Stato fa sapere che il mezzo è uscito dai binari “a causa delle abbondanti piogge che da ieri stanno interessando la città di Genova” e che solo il macchinista ha riportato qualche contusione: nessuno dei circa 170 viaggiatori presenti a bordo del treno risulta al momento ferito. Dopo l’episodio, il traffico ferroviario è sospeso in direzione Milano/Torino sulla linea Succursale dei Giovi.
Non smette di piovere a Genova, dove l’esondazione del torrente Bisagno ha provocato la morte di un uomo di 57 anni travolto dall’acqua in via Canevari. E non si placano neanche le polemiche nei confronti dell’Arpal, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure, che avrebbe lanciato l’allerta meteo con almeno due ore di ritardo. “Non doveva essere il comune a lanciare l’allerta dopo cinque giorni di pioggia – ha detto il sindaco di Genova, Marco Doria, ai microfoni di SkyTg24 – E il comune di Genova, in assenza di una allerta meteo, aveva comunque alcune pattuglie sul territorio per monitorare la situazione”. “L’allerta per noi rimane alta – ha aggiunto il primo cittadino – qualunque cosa ci dicano gli organi predisposti”. L’Arpal, nel monitoraggio meteo delle ore 12, si limita a far sapere che “la struttura autorigenerante che ha interessato la zona del genovese risulta tuttora presente e continua a portare precipitazioni temporalesche e/o a carattere di rovescio dal mare verso la costa e l’entroterra del genovese. Al momento non si prevedono attenuazioni nel breve periodo dei fenomeni”.
Piove ancora a Genova, dopo la notte di terrore in cui c’è stato un morto, un uomo annegato nel sottopasso tra Brignole e Borgo Incrociati. L’allarme è stato dato intorno alle 22 e 30, ma la città era sotto l’acqua da almeno quindici ore e infatti tutti i fiumi e i torrenti della città sono straripati travolgendo macchine e cose. Adesso si è ordinato alle persone di salire nei piani alti delle case e di non sostare ai piani terra e per strada. Scuole chiuse maggior parte degli uffici pure. Chiuse al traffico private le strade intorno al centro cittadino. Chiuso il casello dell’autostrada Genova est sulla A12, ridotte le corse dei mezzi pubblici. Le dichiarazioni del sindaco Doria: “”Noi ci muoviamo sulla base delle previsioni Arpal che non ci davano nessun picco di allerta. E in assenza di Allerta la nostra attenzione si è concentrata sulle scuole che ieri hanno potuto svolgere normalmente il loro orario scolastico”.
Genova è di nuovo in ginocchio dopo la terribile alluvione di tre anni fa che causò diversi morti. Un morto e due dispersi anche adesso: scuole chiuse, strade vietate alla circolazione, evacuazione nel quartiere di Borgo Incrociati dove il fiume Bisagno è uscito dagli argini allagando le strade. Il morto, un uomo di 57 anni, è stato trovato in via Canevari alle spalle della centrale Stazione Brignole. Divieto di circolazione nei quartieri di Foce, Marassi, San Fruttuoso e Quezzi. La situazione è grave anche in provincia: tra Chiavari e Lavagna è esondato il fiume Entella. La protezione civile ha dato un messaggio chiaro alla popolazione del capoluogo ligure: non uscite di casa. Nel retroterra genovese situazione gravissima, la zona del Valbisagno è allagata è esondato il torrente Fereggiano che nel 2011 uccise sei persone. Infine è uscito dagli argini anche lo Sturla. Pile di macchine trascinate dalle correnti si trovano in giro per la città. Intanto infuriano le polemiche: il comune e la protezioen civile non avrebbero dato l’allarme. Il sindaco ieri sera si trovava al Teatro Carlo Felice quando è cominciato il nubifragio.