Taranto. Stamattina la Polizia di Stato di Taranto, coordinata dalla Dda di Lecce, nell’ambito di un’operazione antimafia, ha effettuato 52 arresti. Le accuse sono di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, omicidio, estorsione, rapina e detenzione di armi. Il gruppo operava non solo a Taranto, ma anche a Verona e Sassari. Tra le persone arrestate, figurano Nicola De Vitis e Orlando D’Oronzo. Quest’ultimo in soggiorno obbligato a Sassari, mentre De Vitis in semilibertà a Verona. I due avrebbero infatti gestito le attività criminose del clan nella città di Taranto: i due sono stati incastrati entrambi dalle intercettazioni telefoniche in cui rivendicavano il fatto di comandare sulla piazza. De Vitis, era stato già condannato in via definitiva a 25 anni di reclusione per l’omicidio di Cosima Ceci, madre dei Modeo, il clan che ha comandato nella provincia pugliese tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta. Ora viene accusato di essere il mandante dell’omicidio di Tonino Santagato, di 57 anni, che è stato assassinato il 29 maggio del 2013 in via Mazzini. Per lo stesso delitto sono stati arrestati e condannati a 30 anni di carcere i fratelli Giovanni e Salvatore Pascalicchio. Arrestato anche il pregiudicato Salvatore Scarcia di Poliporo (Matera) per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Ad emettere i provvedimenti restrittivi è stato il gip del Tribunale di Lecce, Alcide Maritati, su richiesta del pm Alessio Coccioli. (Serena Marotta)