La cacciata dei mercanti dal tempio è stato lo spunto per l’omelia del Santo Padre di stamane presso Casa Santa Marta. Con quel gesto, Gesù chiariva come il tempio fosse stato profanato, ha detto, e con il tempio il popolo di Dio: “profanato con quel peccato tanto grave che è lo scandalo”. La gente, ha spiegato, andava al tempio per pregare, per cercare Dio, ma doveva cambiare le monete per fare le offerte, ma in questo tempio “c’era la corruzione che scandalizzava il popolo”. Anche noi, ha continuato, possiamo dare scandalo con le nostre abitudini non sacerdotali nel tempio: lo scandalo del commercio, delle mondanità. “Quante volte vediamo che entrando in una chiesa, ancora oggi, c’è lì la lista dei prezzi. E il popolo si scandalizza. Una volta appena sacerdote, io ero con un gruppo di universitari, e voleva sposarsi una coppia di fidanzati. Erano andati in una parrocchia: ma, volevano farlo con la Messa. E lì, il segretario parrocchiale ha detto: ‘No, no: non si può’. ‘Ma perché non si può con la Messa? Se il Concilio raccomanda di farlo sempre con la Messa …’. ‘No, non si può, perché più di 20 minuti non si può’. ‘Ma perché?’. ‘Perché ci sono altri turni’. ‘Ma, noi vogliamo la Messa!’. ‘Ma pagate due turni!’. E per sposarsi con la Messa hanno dovuto pagare due turni. Questo è peccato di scandalo”. Se io vedo che nella mia parrocchia, ha detto, succedono queste cose devo avere il coraggio di dirlo al parroco: “il popolo di Dio sa perdonare i suoi preti, quando hanno una debolezza, scivolano su un peccato … sa perdonare. Ma ci sono due cose che il popolo di Dio non può perdonare: un prete attaccato ai soldi e un prete che maltratta la gente. Non ce la fa a perdonare! E lo scandalo, quando il Tempio, la Casa di Dio, diventa una casa di affari, come quel matrimonio: si affittava la chiesa”. Infine, ha concluso, ha spiegato che Gesù ce l’ha con il denaro perché la redenzione è gratuita, l’amore di Dio è gratuità totale: “Oggi la Liturgia celebra la presentazione della Madonna al Tempio: da ragazzina … Una donna semplice, come Anna, in quel momento, entra la Madonna. Che Lei insegni a tutti noi, a tutti i parroci, a tutti quelli che hanno responsabilità pastorali, a mantenere pulito il Tempio, a ricevere con amore quelli che vengono, come se ognuno di loro fosse la Madonna”.