Nei laboratori dell’Istituto superiore di sanità (Iss) sono in corso le analisi sui due lotti del vaccino Fluad vietati dall’Agenzia italiana del farmaco dopo alcune morti sospette, che erano tre e sono salite a cinque oggi. I vaccini sono “le tecnologie più controllate in assoluto prima di arrivare al pubblico”, sottolinea il commissario straordinario dell’Iss, Walter Ricciardi. Prima di essere utilizzati questi vaccini seguono un iter di verifica con dei test di sicurezza. Queste prove vengono effettuate sia dall’azienda produttrice sia dagli enti nazionali preposti al controllo. Ecco l’iter: la produzione del vaccino, i test di sicurezza e i controlli nazionali. Per la produzione, i virus influenzali vengono coltivati attraverso l’uso di cellule animali o uova di gallina. Quindi i virus prodotti vengono sottoposti ad un processo di “in attivazione”. Poi si passa ai test di sicurezza: in questa fase, una volta prodotto il vaccino, vengono avviati i test di controllo: si verifica una eventuale infettività residua, poi si passa ai test di sterilità, che servono ad assicurare l’assenza di batteri patogeni. Quindi si eseguono i test per controllare i contenuti di antigene emoagglutinina nel vaccino per verificare che sia nei parametri. Dopo i test, il vaccino viene confezionato e l’azienda produttrice esegue altri test di controllo sui campioni di ogni lotto. Poi si passa ai controlli nazionali: in Italia sono effettuati dall’Istituto superiore di sanità, che rilascia dopo i controlli necessari un certificato. (Serena Marotta)