Natalia Sotnikova sarebbe stata arrestata nella giornata di oggi con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla violenza: da ieri sono in corso le ricerche di suo figlio, Seymon, di cui è stata segnalata la scomparsa dall’attuale marito della donna. Ha confessato al procuratore aggiunto Grazia Pradella di aver voluto uccidere il bambino, perché ha sempre creduto che soffrisse di una malattia gravissima: non è chiaro ancora se, dopo che la Sotnikova è uscita dal Grand Hotel di notte e si è diretta in auto verso la scogliera, si sia gettata in mare con il bambino e l’abbia lasciato andare a fondo, oppure se l’abbia abbandonato sul bordo della scogliera stessa. Le testimonianze sono contrastanti, ma è comunque sottoposta a stato di fermo per omicidio aggravato da violenza ed è stata trasferita nella sezione femminile del carcere di Imperia. Intanto, continuano le ricerche di Seymon e sono state allertate anche la Gendarmerie e la French coast guard, perché il corpicino potrebbe essere già arrivato in acque francesi.
Un bambino di dieci mesi, Seymon, è scomparso ieri a Bordighera: si tratta del figlio di una coppia di genitori russi che si trovavano in Liguria, al Grand Hotel, in vacanza. Alle prime dichiarazioni, Natalia Sotnikova, la madre del piccolo, avrebbe ammesso di essere uscita alle due di notte portando con sé il figlio, ma di non ricordare nulla di più preciso. In seguito, però, è emerso che la donna avrebbe avuto l’intenzione di suicidarsi, come scritto in un biglietto ritrovato dal marito, e lei stessa ha confessato ai carabinieri di aver gettato il piccolo giù dalla scogliera. Immediatamente, dopo la notizia della scomparsa di Seymon, sono cominciate le ricerche del bambino che hanno mobilitato gli elicotteri dell’Arma, i carabinieri sommozzatori e anche la Guardia Costiera. Le telecamere dell’Hotel in cui la coppia soggiornava hanno filmato la donna che usciva alle 2.00 con il piccolo Seymon e rientrava invece alle 4.00 di notte, da sola.