“Per quello che l’ho potuta conoscere, non credo l’abbia ammazzato lei. Non mi sembra una donna capace di fare queste cose”. A parlare è Giuseppe Brullo, medico curante di Veronica Panarello, la donna accusata dell’omicidio del figlio, Loris Andrea Stival, intervistato in esclusiva dalla trasmissione “Quarto Grado”. La sua testimonianza integrale andrà in onda questa sera su Retequattro. “Mi è sembrata una persona normale. Normalissima e lucida – ha aggiunto – Una mamma molto attaccata ai figli. Non mi ha mai dato l’impressione di essere una persona debole di mente, né mi ha mai chiesto farmaci di tipo psichiatrico”. Brullo ha anche avuto modo di vedere la donna dopo il fatto: “Lì ho notato un qualcosa di strano. Mentre le stavo mettendo una flebo, perché era disidrata e non mangiava da giorni, si rifiutava e mi chiedeva il parrucchiere per tagliarsi i capelli”. Questa cosa “mi ha sconvolto, perché non è normale. Diceva che gliel’aveva chiesto il figlio, perché voleva la mamma con i capelli corti e lo voleva accontentare. Mi ha domandato, come fanno tutte le mamme che soffrono, di darle qualcosa per farla morire, per raggiungere il figlio”.
Veronica Panarello, la mamma del piccolo Loris, ucciso il 29 novembre scorso e trovato senza vita in un canale di scolo a Santa Croce Camerina, ha detto che quella mattina è stata vista da una vigilessa mentre accompagnava il figlio a scuola. “Ha indicato persino il nome”, ha fatto sapere l’avvocato della donna, Francesco Villardita, dopo l’interrogatorio di garanzia a cui è stata sottoposta la venticinquenne in carcere a Catania, davanti al Gip Claudio Maggioni e alla presenza del pm Marco Rota. La vigilessa ha effettivamente detto qualche giorno fa di aver visto la donna, ma ha poi ritrattato la dichiarazione precisando di non esser sicura che il suo ricordo fosse relativo proprio alla mattina del 29 novembre. “Veronica non si è contraddetta. Ha risposto a tutte le domande prima del giudice, poi del pm e, in ultimo, della difesa. È stato un lungo interrogatorio molto articolato”, ha detto ancora il legale.
Continuano le indagini su Veronica Panarello, la madre di Andrea Loris Stival, sospettata di aver ucciso il figlio lo scorso 29 novembre 2014: sono emersi ulteriori dubbi rispetto al secondo telefonino della donna, la cui esistenza era stata dichiarata da un’amica nella giornata di ieri. Secondo quanto riportato da TgCom24, il cellulare appartiene all’amica di Veronica: sarebbe stato prestato qualche giorno prima dell’omicidio e restituito dall’indagata nel momento le due si sono incontrate per le condoglianze. Non è chiaro dunque perché la Panarello lo ha voluto in prestito, né tantomeno perché l’amica ha dichiarato che il cellulare fosse della madre di Loris Andrea. Nel frattempo, la donna è stata interrogata ancora – dichiarando di avere un solo telefono e, ancora una volta, di essere innocente – e nella giornata di oggi, venerdì 12 dicembre 2014, il giudice per le indagini preliminari Claudio Maggioni dovrà decidere se convalidare il fermo emesso dalla Procura di Ragusa per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e occultamento di cadavere. Francesco Villardita, il legale della donna, dopo l’interrogatorio di garanzia, fuori dal carcere, ha affermato che Veronica Panarello non si è mai contraddetta durante l’incontro e ha risposto a tutte le domande. “La mia assistita ha manifestato la sua disponibilità a collaborare. Riteniamo non ci siano i presupposti per il pericolo di fuga” ha aggiunto, concludendo poi “non è stata richiesta nessuna perizia psichiatrica né un incidente probatorio”.