Il tribunale del riesame di Taranto ha rigettato la richiesta degli avvocati difensori di Sabrina Misseri, condannata all’ergastolo per l’uccisione della cugina Sarah, di concedere la scarcerazione o almeno gli arresti domiciliari. Dietro al no dei giudici il fatto che c’è, dicono nella sentenza, il rischio che la ragazza possa fuggire, ripetere il reato e anche il rischio di inquinamento probatorio. I giudici sottolineano altresì che la difesa di Sabrina Misseri non ha presentato alcuna prova e d documentazione medica che giustifichi una situazione di salute tale da rendere necessaria la scarcerazione. La difesa si era limitata a motivare la richiesta dicendo che Sabrina si troverebbe in uno stato di profonda depressione. Come si sa, la giovane si trova in carcere dall’ottobre 2010 ed è stata condannata ad aprile 2013. Si è ancora in attesa di conoscere le motivazioni della condanna all’ergastolo. Insieme a lei è stata condannata anche la madre Cosima Serrano, le due infatti sono ritenute le uniche ideatrici e autrici dell’omicidio di Sarah Scazzi.